La Sicilia si scopre fortunata con il Superenalotto e inanella due premi tra il Palermitano e il Ragusano. Nel concorso del 24 novembre, come riporta Agipronews, sono stati centrati due “5” del valore di 43.256,20 euro ciascuno. La prima giocata vincente è stata convalidata nell’esercizio di via Principe Scordia 176 a Palermo, mentre la seconda è stata registrata presso il tabacchi di via Livatino 19/A a Comiso, in provincia di Ragusa.

Il jackpot sempre più da capogiro

Il Jackpot, nel frattempo, continua a crescere e per il prossimo concorso metterà in palio 315,7 milioni di euro, record nella storia del gioco. L’ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone, in provincia di Fermo, mentre in Sicilia il “6” manca da aprile 2018, quando furono vinti 130 milioni a Caltanissetta euro.

Ancora Ragusa fortunata due settimane fa

Poco meno di due settimane fa la Sicilia aveva calato un’altra doppietta al gioco del Superenalotto, ed anche in quel caso fu baciata Ragusa dove vennero centrato due “5” da oltre 34 mila euro ciascuno. Nel concorso del 12 novembre sono stati centrati due “5” del valore di 34.701,20 euro. Le giocate vincenti sono state convalidate in due tabacchi di Ragusa. Il primo in via Solunto 7 e il secondo in via Fieramosca 252.

Altre vincite sull’isola nei giorni scorsi

La Sicilia fu ancora una volta baciata dalla dea bendata, inanellando altre vincite sia al Lotto che al Superenalotto nei primi giorni di questo mese di novembre. In totale le vincite arrivarono a circa 85 mila euro. A Falcone, in provincia di Messina, sono stati vinti 23.750 euro, mentre ad Agrigento sono stati vinti 22.500 euro. Ancora nel concorso dell’8 novembre venne centrato un “5” del valore di 40.567,89 euro. La giocata vincente fu convalidata in quel caso nella tabaccheria di via Vittorio Emanuele 492 a Catania. Appena un paio di giorni prima c’era stata una nuova doppietta in Sicilia al gioco del Lotto che aveva portato sull’isola la cifra di 21 mila euro grazie a due vincite, una in provincia di Catania e un’altra in provincia di Palermo.

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