tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio. Sono i reati dei quali dovranno risppondere due fratelli palermitani di 41 e 29 anni che sono stati fermati dai carabinieri al termine di lunghe indagini. Sarebbero i responsabili dell’accoltellamento di un giovane di 36 anni che lo scorso 25 giugno, verso le ore 17.20 circa, era giunto presso il locale ospedale Buccheri la Ferla, presentando una vistosa e profonda ferita da taglio all’altezza del collo.
L’uomo, A.R. palermitano residente in zona “Villagrazia-Falsomiele”, si era presentato ai sanitari del Pronto Soccorso da solo, senza riuscire a fornire alcun particolare sull’accaduto ma accennando ad un incidente.
Il personale medico aveva chiamato il 112 informando del ricovero, e l’operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Palermo, aveva inviato sul posto personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo Piazza Verdi che aveva avviato le attività investigative.
A.R. ricoverato in codice rosso era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, ed era stato poi statio ricoverato in porognosi riservata e in pericolo di vita. L’intervento perfettamente riuscito, ha fortunatamente condotto al ristabilimento delle sue condizioni di salute.
A seguito delle indagini effettuate il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palermo Piazza Verdi ha eseguito ieri un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Palermo, nei confronti di due fratelli palermitani, S.T. di 41 e suo fratello G.T. di 29 anni. Al termine delle operazioni di rito i due sono stati associati presso la casa circondariale Pagliarelli, in attesa dell’interrogatorio.
Entrambi dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di armi, in quanto accusati di aver inferto alla vittima diverse coltellate alcune delle quali potenzialmente mortali. La lite si sarebbe scatenata per futili riconducibili a vecchi rancori fra i tre
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