Prosegue l’epopea dei tirocinanti dell’Avviso 22 della Regione siciliana.
“La Commissione Europea verificherà con le autorità locali le cause profonde del fallimento dell’ex avviso 22 che ha lasciato oltre 300 persone fuori dal mercato del lavoro e senza alcun indennizzo”.
A dichiararlo è l’eurodeputato alcamese Ignazio Corrao che ha disposto una interrogazione alla Commissione Europea circa il fallimento del sistema dei tirocini predisposto dalla Regione Siciliana tramite tirocini dell’ex avviso 22.

“Scandalo legalizzato”

“Ho ritenuto l’avviso 22 – spiega Corrao – come uno scandalo legalizzato. Ci sono 300 persone che non hanno visto un solo centesimo da anni dopo aver prestato opera per delle aziende che, a questo punto, hanno beneficiato di manodopera gratuita. Molti di loro hanno anche affrontato le spese per gli spostamenti!”.

“Una questione di giustizia e di sperpero di denaro pubblico inaccettabile”

“Per questa ragione, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni anche dal loro rappresentante, mi sono rivolto direttamente alla Commissione Europea, che rispondendo alla mia interrogazione ha comunicato di ‘prendere atto del basso tasso di conversione dei tirocini finanziati nel quadro dell’Avviso 22’ e deciso di ‘analizzare le cause profonde con le Autorità’. Dunque la Commissione Europea avvierà un focus sul caso. Si tratta di una questione di giustizia e di sperpero del danaro pubblico inaccettabile” conclude Corrao.

L’assessore Albano: “La Regione non abbandona i tirocinanti”

I tirocinanti che ancora attendono di essere pagati parlano di “giravolta”.
Qualche giorno fa sul caso è intervenuta Nuccia Albano, assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro che ha detto: “La Regione Siciliana non ha abbandonato i 300 tirocinanti palermitani e tutti quelli delle altre province che ancora non hanno ricevuto il contributo previsto dall’Avviso 22. Ad oggi sussistono criticità che il dipartimento del Lavoro ha più volte reso note e che fermano l’erogazione di quanto spettante”.

Attivato il soccorso istruttorio

“In particolare – ha proseguito Albano – non risultano pratiche ancora da istruire, ma solo da completare perché carenti di documentazione a fronte delle anomalie riscontrate dagli uffici del dipartimento Lavoro. Quest’ultimo ha, comunque, attivato il cosiddetto “soccorso istruttorio”, richiedendo di integrare la documentazione e le dichiarazioni mancanti per definire il procedimento. Nessuna volontà da parte dell’amministrazione di penalizzare, nel tempo e nell’azione, i tirocinanti e le imprese. E anche dopo il soccorso istruttorio sono state riscontrate criticità, soprattutto in registri delle presenze, contratti di assicurazione sulla responsabilità civile, contratti di assicurazione sugli infortuni, tutor didattici e quelli aziendali”.

Stringenti e rigorosi controlli

“Sfugge ai più – ha sottolineato l’assessore – che le somme erogate sottostanno ai principi fissati dalle regole di rendicontazione europee e ai suoi stringenti e rigorosi controlli che gli organismi preposti effettuano sistematicamente. Quindi l’eventuale emissione di pagamenti in presenza di documentazione non in regola comporta la inammissibilità della spesa, crea debito fuori bilancio e responsabilità per danno erariale a carico dei funzionari. Ogni tirocinante, così come l’impresa, potrà chiedere l’accesso agli atti, rendersi conto della documentazione mancante ed eventualmente sollecitare le imprese a presentarla, così come l’onorevole Schillaci potrà chiedere accesso, rientrando nelle sue prerogative parlamentari, per avere conoscenza puntuale dell’operato del dipartimento”.

Carenza di personale negli uffici

“Gli uffici regionali – ha concluso l’assessore Albano – sono in grande difficoltà per carenza di personale e sovraccarico di lavoro, legato anche a una miriade di competenze discendenti da regolamenti europei, leggi nazionali e regionali. Qualche ritardo è anche tollerabile ma non può essere sempre e comunque oggetto di attacchi ingiustificati. La mancanza di funzionari è un problema che andava affrontato in tempi debiti, che oggi è ancora più grave e che il governo regionale deve mettere nella sua agenda politica, così come sostenuto dall’assessore Andrea Messina, con il quale condivido la volontà di un rafforzamento del personale regionale”.

I tirocinanti: “Noi umiliati, Schifani intervenga”

Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22 tuona: “Invito il neo presidente della Regione siciliana Renato Schifani ad aprire un eventuale dialogo con noi tirocinanti ed interessarsi in prima persona in merito a questa vicenda insieme alla sua giunta regionale e a trovare una soluzione, altrimenti prenda provvedimenti perché alcuni enti promotori a quanto sembrerebbe non riescono a sanare le pratiche relative ai tirocinanti”.
E ancora: “Come ex lavoratori della Regione siciliana ci sentiamo umiliati siamo in una condizione di disagio dopo essere stati usati solo per favorire un lavoro sottopagato”.
Conclude Lauria: “Anche a livello nazionale si sta dando il giusto risalto ad una situazione che ha ormai davvero dei risvolti assurdi ed inquietanti”.

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