Un tombino che per poco nel Palermitano non diventava “killer”. Potrebbe apparire un’esagerazione e invece è quel che è accaduto a Partinico due giorni fa. Un uomo a bordo della sua auto è stato letteralmente investito da un tombino che è esploso durante un acquazzone. Il coperchio in ghisa è saltato in aria proprio mentre l’uomo alla guida del veicolo stava transitando nell’arteria. L’impatto è stato violento e lo sfortunato protagonista è finito in ospedale dove dovrà essere operato per alcune lesioni riportate.

La strada allagata

A rimanere ferito un settantenne ex funzionario dell’Asp di Palermo. L’uomo, a bordo della sua Kia, stava transitando sulla strada provinciale 1 a Partinico, nella strada che si collega con Montelepre. In quel momento si era abbattuto un fortissimo temporale, con l’acqua che come al solito in quella zona scorre a fiumi quando si verificano precipitazioni di una certa consistenza.

L’impatto

Il 70enne giunto all’altezza del cinema multisala è stato letteralmente colpito sotto il pianale dell’auto proprio mentre si trovava sopra il tombino. Il coperchio in ghisa si era sollevato con violenza a causa dell’enorme portata di acqua. All’interno del veicolo, dopo l’impatto, sono esplosi tutti gli airbag. Il conducente è rimasto seriamente ferito, per questo sono scattati i soccorsi e trasportato in ospedale a Partinico.

Deve essere operato

L’automobilista a seguito delle ferite deve essere operato chirurgicamente. Nel contempo la guardia di finanza, la cui caserma è nei pressi della Sp1, ha lanciato l’sos alla polizia municipale. I caschi bianchi sono intervenuti nell’immediatezza per transennare l’area attorno a dove è esploso il tombino. Pare comunque che il territorio interessato sia quello di Borgetto. Proprio dove ricade il tombino, infatti, è zona confinante per una piccola porzione con Borgetto. Il problema comunque non è di facile risoluzione. Infatti l’area non ha grandi valvole di sfogo per la raccolta delle acque piovane e si concentrano in grandi quantità nello stesso punto. Probabilmente proprio per l’enorme portata il tombino è letteralmente “stappato”.

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