L’estate è finita già da un pezzo e quindi, come da consuetudine, torna l’ora solare.

Nella notte tra tra sabato 24 e domenica 25 ottobre, precisamente alle ore 3:00, si dovranno spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora, tornando così alle ore 2:00. Farà buio prima la sera e si avrà più luce la mattina, almeno nella prima fase.
L’ora solare rimarrà in vigore fino a domenica 28 marzo 2021.

La conseguenza più evidente è che si potrà dormire un’ora in più, anche se può non sempre essere vero; diversi studi hanno dimostrato che alcuni soggetti possono svegliarsi sempre allo stesso momento.

Il cambio d’ora ha delle ripercussioni anche sul nostro organismo: alcune persone infatti, lamentano disturbi come
insonnia, sonno interrotto e difficoltà ad addormentarsi, pertanto aumenterebbe lo stress.
I fastidi sono comunque di breve durata e lievi; il consiglio dei medici è quello di adattarsi in fretta all’alternanza tra luce e buio, magari anticipando di poco l’orario dei pasti e quello del sonno.

Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, a pochi giorni dal ritorno dell’ora solare ha diffuso i dati su quanto l’ora legale ha fatto risparmiare all’Italia in termini in energia elettrica: “Nei 7 mesi di ora legale l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150 mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro”

Allo stato attuale l’ora solare dovrebbe rimanere in vigore fino all’ultimo weekend del mese di marzo del prossimo anno, nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo. Il condizionale è d’obbligo, perché ancora il nostro Paese non ha preso una posizione rispetto alla possibilità di abolire il cambio dell’ora. Nel 2018, una consultazione promossa dall’Unione europea, ha visto diverse nazioni favorevoli all’abolizione, mentre altri Paesi (come l’Italia) hanno preferito non esprimersi, lasciando il tutto in sospeso. Alla fine si dovrebbe arrivare ad una decisione a blocchi in cui i paesi dell’Europa Meridionale potrebbero tenere l’ora legale per tutto l’anno mentre i paesi del Nord opterebbero per quella solare.
Entro aprile 2021 i Paesi Ue dovranno decidere in merito alla consuetudine che vige da 54 anni.

Da alcuni anni si parla di una possibile abolizione dell’ora solare e, di conseguenza, di una conferma totale dell’ora legale: il Parlamento Europeo si era detto favorevole a sospendere la convenzione che vuole che si spostino in avanti o indietro le lancette dell’orologio ogni anno a marzo e ottobre per sfruttare al massimo le ore di luce a disposizione e ridurre i consumi energetici.
La Commissione europea aveva poi chiesto la soppressione del cambio d’ora già dal 2019, con il mantenimento per tutti dell’ora legale (cioè l’orario estivo) ma la richiesta è stata bocciata e l’abolizione del cambio era slittata al 2020. Quest’anno però, con l’emergenza Covid19 in corso, la questione è slittata a data da destinarsi.