Tornano in piazza gli ex sportellisti siciliani della Formazione professionale rimasti senza lavoro.
L’appuntamento è per il 27 novembre a Palermo.

A spiegare i motivi della protesta è Adriana Vitale, ex sportellista. Ecco cosa scrive in una nota:

“In tutti questi lunghi anni, difficili e tormentati, abbiamo calcato la piazza e i palazzi, da Palazzo d’Orleans a Palazzo Chigi, passando per il Palazzo dei Normanni, vari assessorati e dipartimenti. Abbiamo occupato tutto ciò che si poteva occupare, abbiamo attraversato vie e sostato nelle piazze. Siamo stati accolti a volte con rispetto, più spesso con spocchia e fastidio. Siamo stati ascoltati a volte con attenzione, più spesso con superficialità. Abbiamo ricevuto rassicurazioni, a volte sincere, più spesso intrise di ipocrisia, tipica dei politicanti. Persino da Roma abbiamo incassato una buona dose di interessamento, schiantata successivamente sul muro di gomma, identica allo stesso muro di gomma registrato a Palermo. Nessuno che riesca a comprendere, dopo aver promesso soluzioni in tempi brevi, che ogni giorno è, per noi, una sfida per la nostra stessa sopravvivenza“.

E ancora: “Abbiamo ascoltato tante, troppe parole, consapevoli del retrogusto amaro. Alcune parole hanno acceso aspettative, hanno alleggerito il peso nel petto, quelle che accendono la fiammella della speranza di una vita normale, queste le più deludenti, quelle che quando si schiantano nel muro di gomma sono le più dolorose, quelle dall’acre sapore del tradimento che trafiggono come lame pungenti, quelle del disprezzo verso sei lunghi anni di sacrifici, di battaglie e di lacrime. Il disprezzo e l’indifferenza a quella che è ormai una vera e propria emergenza sociale condita da suicidi, famiglie disgregate, perdita della casa e umiliazioni di ogni genere, che ledono profondamente la dignità dell’uomo. Speranze puntualmente seguite dal silenzio che si schianta nel muro di gomma e la consapevolezza che solo noi possiamo abbattere quel muro, che dipende da noi, dalla nostra forza e determinazione, dal nobile obiettivo che ci spinge alla ricerca della normalità, dai numeri che riempiono le piazze”.

“In pochi siamo riusciti a tenere viva la fiamma della speranza, -spiega ancora Vitale – altrimenti spenta per sempre e relegata nel buco del dimenticatoio. Adesso, però, abbiamo bisogno di tutti, ma proprio tutti, anche della solidarietà di quanti, pur non investiti direttamente, con un abbraccio collettivo si stringano a noi, di chi è consapevole che nessuno è immune. Abbiamo bisogno di non sentirci soli, abbiamo bisogno di attenzioni e soluzioni per risalire dal pozzo nero dello sconforto e della disperazione.
Non abbiamo più tempo, ogni giorno potrebbe essere l’ultimo per chi è sull’orlo del baratro. Il #27novembre non deleghiamo, partecipiamo in massa. E’ il momento del riscatto della nostra dignità di lavoratori, di cittadini, di donne e uomini, di madri e padri. È il momento di riprenderci tutto, di riannodare le fila di una vita normale”.

L’appello è rivolto “a tutti i deputati regionali, a tutte le forze politiche, alla società civile, a tutte le categorie di precari che vivono similari situazioni, a tutte le associazioni, alle testate giornalistiche che ci hanno dato sempre voce e soprattutto a tutti i COLLEGHI della formazione professionale, chiediamo PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE.
Un urlo di aiuto che ci avvolga in un abbraccio collettivo. Un moto d’orgoglio agli ex lavoratori calpestati nei loro diritti primari.
Se non ora, quando? Alziamo la testa con orgoglio e dignità! Riprendiamoci la nostra normalità.
#27novembre Piazza Indipendenza alle ore 9.00″.

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