Non si placano le polemiche sullo stralcio della linea A del tram dal piano triennale delle opere pubbliche. Dopo la netta bocciatura del Consiglio Comunale, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania ha lanciato un duro attacco nei confronti delle opposizioni.

Un pensiero esposto attraverso i suoi canali social, corredato dalla copertina del libro di Leonardo Sciascia intitolato “I pugnalatori”. Post che ha scatenato un duro scontro tutto social con il consigliere comunale di “OsoUgo Forello. Tensioni evidenti già nelle sedute di Consiglio Comunale, terminate spesso con polemiche e scontri senza quartiere.

L’attacco di Giusto Catania: “Cassare linea A atto criminale”

Ed è proprio dalle ferite di cesariana memoria che l’esponente di Sinistra Comune parte nella sua disamina della situazione politica di Palermo. “Una pugnalata alle spalle della città. Una pagina buia per Palermo – tuona -. L’emendamento che toglie la linea A del progetto tram di Palermo è un atto criminale. Politicamente e moralmente criminale. Sarà poi la magistratura a verificare se ricorrono gli estremi di reato o il danno erariale. Una cosa è certa: si è sacrificato l’interesse pubblico per privilegiare interessi privati e logiche di parte.

Un sogno a cui Giusto Catania dovrà, almeno per il momento, rinunciare. “La linea A (Stazione centrale – Stadio) rappresenta il nodo fondamentale per tutto il sistema. Senza questa tratta, di fatto, non è sostenibile dal punto di vista economico, ecologico e trasportistico, l’intera rete tramviaria di Palermo. Non si possono collegare tra loro i depositi di Brancaccio e di Borgo Nuovo. E non potranno essere collegate col centro città i quartieri dello Zen, Sferracavallo, Mondello, Villaggio Santa Rosalia, Bonagia, Cep, la cittadella universitaria, il Policlinico, l’Ospedale Civico, la parte a monte della Circonvallazione”.

“Con che faccia si presenteranno agli elettori?”

Sono tante le domande che si pone Giusto Catania. Ciò anche in chiave elettorale. “Con quale faccia tosta, in campagna elettorale, andranno a chiedere i voti a chi vive in questi quartieri? Pensano di aver fatto un dispetto a me o al sindaco? È stata inferta una pugnalata alle spalle della città. La linea A è prevista nel Piano triennale delle Opere pubbliche dal 2017 ed infatti, in passato, è stata votata positivamente dagli stessi consiglieri comunali che ieri l’hanno eliminata”.

Un progetto sulla cui bontà l’assessore alla Mobilità è pronto a metterci la mano sul fuoco. “Nel frattempo il progetto ha ottenuto i pareri positivi da una decina di organi tecnici tra cui la Soprintendenza ai beni culturali che non ha riscontrato alcuno scempio su via Libertà. Su questo progetto si sono costruite menzogne e mistificazioni. Per questa ragione da due anni mi è stato sistematicamente impedito di parlare di tram in Consiglio comunale. Evidentemente non volevano che ci fosse qualcuno in grado di smontare il loro castello di bugie”.

“Buttati 800 milioni”

“Ieri è stato buttato un finanziamento pubblico di 800 milioni di euro, come hanno scritto e spiegato bene i dirigenti del Comune di Palermo. Sarebbe stata una boccata di ossigeno per migliaia di lavoratori e per l’economia cittadina. Evidentemente, mentre nel mondo si afferma la necessità di una transizione ecologica, questi consiglieri palermitani vogliono una città affogata dalle automobili, dall’inquinamento, dal rumore. Ieri notte si è consumata una delle pagine più buie nella storia della città. Mentre qualche consigliere comunale esultava, in modo plateale, da qualche altra parte gruppi di potere hanno festeggiato”.

La risposta di Ugo Forello: “Menzogne, aggressività inutile”

Non tardano ad arrivare le reazioni politiche. Persino sotto al post dell’assessore alla Mobilità. Fra queste, quella del consigliere comunale di “Oso” Ugo Forello. Uno degli esponenti più sprezzanti durante la seduta sul piano triennale delle opere pubbliche.

Quante menzogne, quanta gratuita aggressività, quanto insensato e irresponsabile allarmismo e, infine, quanto poco rispetto per scelte, legittime, prese dal Consiglio Comunale. Purtroppo, dopo dieci ininterrotti anni di vs. amministrazione, Palermo continua ad essere piena di macchine e con livelli di mobilità dolce e di vivibilità tra i peggiori di Europa”.

“Nessuno ha bloccato un passaggio fondamentale di sviluppo della città se non questa amministrazione attiva e i suoi uffici che dal 2017 ad oggi non sono riusciti a concludere un iter che andava definito e bene molto molto prima. Infatti tutte le somme destinate al tram per le tratte A, B e C (198 mln) non sono mai state impegnate a causa di un progetto presentato dal raggruppamento che si è aggiudicato la fase della progettazione, che è stato sostanzialmente e fortemente criticato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, prima, e dall’Ente di controllo, dopo”.

“Mancanze e inadempienze su cui l’Amministrazione non ha vigilato”

“I rilievi non solo sono molto pesanti ma evidenziano diverse mancanze e inadempienze su cui l’amministrazione non ha vigilato, nonostante al raggruppamento di progettazione siano stati anticipati negli anni ben 14 mln di euro. Inoltre è bene precisare che non abbiamo eliminato l’opera dal PP. OO., le somme per il tram sono rimaste sia nell’elenco annuale 2020, sia nel triennale, ma è stata stralciata (non cancellata o eliminata, ma semplicemente e momentaneamente messa da parte) la linea A”.

“Tutto ciò, per quello che mi riguarda, in assoluta coerenza con il programma del M5S. Documento con il quale sono stato eletto in Consiglio Comunale e che prevedeva “l’inversione della priorità di realizzazione delle nuove linee Tram con riferimento all’asse Libertà/Roma”. Infine, una cosa è sotto gli occhi di tutti. L’inaccettabile ritardo con cui vengono presentati gli atti di programmazione nella città di Palermo. Unica realtà dove l’elenco annuale delle opere pubbliche del 2020 è stato presentato a marzo del 2021… e di quello del 2021, ad oggi, ad anno quasi finito, non c’è traccia; il bilancio di previsione 2020 è stato presentato il 24 dicembre 2020 e, ancora, non abbiamo notizie di quello del 2021″.

“Nessun finanziamento rischierebbe di essere perso. Ciò se questa giunta e i suoi uffici fossero capaci di vigilare sul proseguo dell’opera di progettazione. E se fossero in grado di presentare al Consiglio Comunale in tempi brevi l’elenco annuale 2021 con il triennale 2021-2023. Nonché l’elenco annuale 2022 con il triennale 2022-2023. Questo è il punto, che tra l’altro è stato anche confermato nel corso di una riunione con le forze di opposizione di fronte a decine di consiglieri dal Capo Area, Dott. Maneri”.

Rifondazione comunista: “Destre ed Oso maggioranza criminale”

A sostengo di Giusto Catania arriva la nota del gruppo provinciale di Rifondazione Comunista. “La maggioranza criminale delle destre e del gruppo OSO ha affossato il progetto del tram. Ciò nonostante il parere contrario degli gli uffici che hanno provato a spiegare in tutte le maniere che ci sarebbero stati gravi economici e l’azzeramento di tutto il lavoro svolto finora”. Lo dichiara in una nota Vincenzo Fumetta, segretario provinciale del gruppo.

“Cinque anni buttati alle ortiche. Una enorme occasione persa per lo sviluppo sostenibile della mobilità in città. Uno sfregio alla questione ambientale. Nonchè, uno sperpero di oltre 700 milioni di euro di fondi extra comunali che la città di Palermo perderà. Ieri si è consumata una pagina molto buia per la città di Palermo che pagheranno le generazioni future. Le prossime elezioni amministrative si giocheranno anche su questo punto, i palermitani e le palermitane dovranno decidere se farsi governare da questi criminali o continuare sulla strada intrapresa finora”.

 

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