- Nonnina di 102 anni attende da settimane la vaccinazione domiciliare
- La figlia e la nipote raccontano la sua storia
- Diverse chiamate al numero verde nazionale, gli è stato detto di aspettare
“Il vaccino è necessario. E fino a quando la nonna non lo farà non staremo tranquilli”. Lo dice Simona, la nipote di Giovanna Orlando, una nonnina palermitana che compirà 103 anni il 16 settembre prossimo.
La richiesta di vaccinazione
La signora Giovanna non è più in grado di camminare e di vedere, perché affetta da glaucoma. A prendersi cura di lei, 24 ore al giorno, sono la figlia Giuseppa ed il genero, che la accudiscono amorevolmente.
Simona e Giuseppa raccontano che da tempo tentano di far vaccinare la signora Giovanna e che per questo, hanno fatto “almeno tre settimane fa” – dicono – la richiesta di vaccinazione domiciliare. La richiesta è stata fatta al numero verde 800 00 99 66. Un operatore ha preso in carico la loro domanda, dicendogli che devono attendere. “Ma è passato troppo tempo” – tuonano Simona e Giuseppa – che per cercare di avere risposte anche contattato l’Asp di Palermo, “dove nessuno – aggiungono – sa niente”.
Bisogna aspettare
La famiglia della signora Giovanna ha contatto il numero verde altre due volte, gli è stato sempre risposto che devono aspettare. Sono in attesa dunque, con la paura che la nonnina possa contrarre il virus. Tanto che la figlia, caregiver di Giovanna a tutti gli effetti e il genero, non escono da casa per il timore di infettarsi e mettere a repentaglio la vita della nonnina.
Il genero di Giovanna, che ha 76 anni, è riuscito a prenotarsi per sottoporsi alla vaccinazione, rientrando nella categoria degli over 70. La figlia invece, che ha 65 anni, non sa se e quando potrà vaccinarsi. “Anche mia madre – precisa Simona – dovrebbe essere vaccinata. Sta a stretto contatto con la nonna ininterrottamente. Io mi occupo di sbrigare le faccende fuori casa, lei non esce più proprio per tutelare la nonna”.
L’attesa dell’operatore sanitario
A casa della signora Giovanna, dunque, si attende ancora l’operatore sanitario per la vaccinazione. “Noi speriamo che arrivi al più presto – conclude Simona – . Intanto rispettiamo rigidamente le regole anti contagio nella speranza di uscire presto da questo incubo, credo che la nonna rientri appieno nella categoria dei soggetti fragili. Avere il vaccino, ed anche in tempi brevi, è un suo diritto”.
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