I carabinieri del radiomobile di Palermo hanno arrestato un giovane pusher di 18 anni trovato in possesso di decine di dosi di crack. La temibilissima droga, ricavata dalla cocaina e in voga specie tra i giovanissimi che tanti danni provoca alla salute.

Il giovane si trovava a piedi, in piena notte, nel quartiere Albergheria e non appena ha visto la gazzella ha cercato di nascondersi tentando di fuggire.

I carabinieri lo hanno raggiunto e nel corso della perquisizione nel borsello sono state trovate 26 dosi di crack e 125 euro in banconote di piccolo taglio.

L’arresto del ragazzo è stato convalidato dal gip di Palermo. La droga sequestrata è stata inviata al laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale per le verifiche qualitative.

Fiumi di cocaina e crack alla Vucciria, gli arrestati e gli indagati

Poche settimane fa, il gip Walter Turturici ha disposto gli arresti in carcere nel corso dell’operazione antidroga alla Vucciria nei confronti di Leonardo Marino, 34 anni, ritenuto il capo dell’associazione che gestiva lo spaccio di droga alla Vucciria.

Gli altri sono Luigi Abate, 28 anni, Francesco Lo Gelfo, 28 anni, Gaetano Sorrentino, 31 anni, Vincenzo Di Giovanni, 25 anni, Salvatore Sammartino, di 57 anni, Pietro Presti, di 30, Giovan Battista Marino, 50 anni.

Ai domiciliari Maurizio Fecarotta 47 anni. Obbligo di presentazione alla Pg per Teresa La Mantia, 25 anni.

I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo hanno eseguito tra Palermo e Lanciano in provincia di Chieti, un’ordinanza cautelare del gip di Palermo, su richiesta della Dda nei confronti di 10 persone, 8 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla pg accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di droga e spaccio soprattutto di cocaina e crack.

Le indagini sono il proseguimento della manovra investigativa culminata ad aprile del 2022 con l’operazione “Porta dei Greci”, hanno interessato il mercato storico della Vucciria che ricade nel mandamento mafioso palermitano di Porta Nuova.

Dalle indagini dei carabinieri è stato documentato come al vertice dell’organizzazione vi fossero persone contigue al mandamento mafioso di Porta Nuova, che si occupavano di importare a Palermo partite di droga da vendere tra le strade della Vucciria dove vengono vendute tanti dosi di droga. Nelle intercettazioni lo stupefacente veniva indicato come “macchina” o “birra”.

Nella piazza di spaccio la vendita era organizzata con turni di lavoro e i pusher a fine turno si scambiavano anche il cellulare utilizzato per le prenotazioni. Sono state rilevate tantissime cessioni e tre arresti sono stati eseguiti in flagranza.