“No all’allargamento del cimitero dei Rotoli nell’area dell’ex EdilPomice”: una cinquantina di residenti della borgata marinara di Vergine Maria sono scesi in piazza questo pomeriggio protestando davanti all’ingresso dell’ex area confiscata alla mafia. Luogo nel quale potrebbe svilupparsi, nel futuro prossimo, una branchia del camposanto di lungomare Cristoforo Colombo. Un’azione normalmente impossibile, visti i vincoli urbanistici a cui è sottoposta l’area, ma che viene resa fattibile in regime di commissariamento. Idea che sta incontrando però le resistenze dei residenti della zona, i quali vorrebbero recuperare il progetto di riqualificazione dell’area, studiato e progettato nel 2020. Soluzione che vedrebbe la realizzazione di un campo polivalente, di un’area parcheggi e di una bretella di collegamento fra via Vergine Maria e via Morici.

I residenti: “Cimitero? Il sindaco lo faccia a casa sua”

Protesta ex EdilPomice, no allargamento cimitero Rotoli

Dissenso espresso dalle voci dei residenti che hanno manifestato in via Vergine Maria. Opinioni raccolte dalla nostra redazione e che raccontano le perplessità vissute dai cittadini e dalle associazioni del territorio. “La nuova Amministrazione ha deciso di aprire una porzione di cimitero all’interno dell’ex EdilPomice – ha commentato Gisella Taormina, residente e rappresentante della Pro Loco Vergine Maria -. Noi non siamo d’accordo. Un sindaco che ci rappresenta doveva prendere contatto con la borgata e con le associazioni per capire le esigenze. Non possono fare finta di niente“.

“No” da ricercare soprattutto nella mancanza di spazi per la cittadinanza. Tanti i cartelli esposti, alcuni dei quali disegnati dai bambini del quartiere e che rievocano il vecchio progetto di un campo polivalente da destinare alle attività sportive. “Bisogna cercare di fare qualcosa per i bambini – commenta una signora presente al sit-in -. Non abbiamo spazi. E’ una borgata morta e ci vogliono finire facendoci stare in mezzo ai morti”. Qualcuno però rievoca proprio la contrarietà ad un allargamento del cimitero alla luce della vicinanza fra i plessi abitativi di piazza Bordonaro e l’area dell’ex Edil Pomice. “Caro signor sindaco, anzichè fare il cimitero sotto al mio balcone, lo faccia sotto casa sua“, ha commentato una cittadina di Vergine Maria.

Presenti politici e sindacalisti

Una protesta, quella dei residenti, alla quale non sono mancate le presenze di stampo politico. Fra queste, quella dell’ex assessore Maria Prestigiacomo, dei consiglieri comunali Antonino Randazzo e Concetta Amella, nonchè del deputato regionale Adriano Varrica. Ed è proprio il parlamentare all’Ars a rappresentare tutte le sue perplessità su una simile destinazione dell’area dell’ex EdilPomice, anche alla luce di alcuni fondi regionali destinati al progetto di riqualificazione dell’area. “La borgata di Vergine Maria dice “si” da diversi anni al recupero di quest’area. L’idea è quello di fare un parcheggio e di riqualificare questi spazi. Questo percorso è iniziato anni fà. In legge di bilancio regionale abbiamo destinato i primi 300.000 euro dal fondo Sviluppo e Coesione per la riqualificazione. Sarebbe surreale che, quando si fa il primo passo in avanti per il ripristino dell’area, il Comune guardi ad altre soluzioni peraltro non risolutive dell’emergenza cimiteriale“.

Dello stesso parere anche Mario Ridulfo, segretario generale della Cgil Palermo. “La questione dell’emergenza cimiteriale andrebbe affrontata con più raziocinio. Non si può condizionare il futuro di una borgata, già stretta fra mare e montagna, in un imbuto che è una strada di transito e di sofferenza per i residenti. Il tema è complesso. Siamo qui per dare la nostra solidarietà ai cittadini di Vergine Maria. Bisogna garantire spazi di socialità in una zona soffocata per troppo tempo dal cemento“.

La storia recente dell’ex EdilPomice

Un bene, l’ex EdilPomice, passato sotto l’egida del comune di palermo ad ottobre 2020. Prima infatti l’area era sotto il controllo dell’Agenzia per i Beni Confiscati. Una volta acquisito, il terreno è passato sotto la pertinenza dell’area dei Servizi Cimiteriali. L’idea era quella di allargare il cimitero dei Rotoli. Fatto su cui si opposero i residenti, rievocando anche la natura del bene secondo il PRG attualmente in vigore. Come ha ricordato qualche giorno fa ai nostri microfoniGiovanni Purpura, residente e vicepresidente della Pro Loco Vergine Maria.

“L’area è stata acquisita, ad ottobre 2020, dall’area dei Servizi Cimiteriali. Sin dal momento del passaggio dall’Agenzia Nazionale al Comune di Palermo, l’intenzione era quella di realizzare un allargamento del cimitero dei Rotoli. L’area è sottoposta a diversi vincoli, peraltro nei pressi di una zona residenziale. Vi sono dei condomini, dei palazzi. Quindi eventuali campi d’inumazione si troverebbero ai piedi della comunità di Vergine Maria. Dopo due mesi di battaglie, siamo riusciti ad ottenere il passaggio della zona in questione all’area del Verde e del Patrimonio. Ciò per realizzare dei parcheggi, un campo polivalente e la bretella di collegamento”.

“A distanza di due anni però si ripresenta l’ipotesi dell’allargamento del cimitero – prosegue Purpura -. Una volontà che si evince da un documento del Comune di Palermo risalente a settembre 2022, con il quale l’Amministrazione ha espresso la volontà di espandere i cimiteri esistenti per far fronte all’emergenza. Nell’atto si fa riferimento in particolare all’utilizzo del muro perimetrale del cimitero cattolico degli inglesi per realizzare loculi a parete, nonchè dell’utilizzo dell’area dell’EdilPomice per future sepolture. Questo ci ha allarmato molto. Da qui deriva la volontà di realizzare un sit-in, fissato per il 20 febbraio, per manifestare il nostro dissenso“.

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