Via Biagio Conte potrebbe diventare presto realtà. Con la determina sindacale 57 del 28 aprile 2023, l’Amministrazione Comunale chiede ufficialmente alla Prefettura di Palermo una deroga per potere intestare parte di via Tiro a Segno alla memoria del fondatore della missione Speranza e Carità, scomparso a gennaio 2023. Lavoro che procede anche sul fronte dell’abbattimento dell’Ecomostro. Dopo mesi di stallo infatti, il Coime ha provveduto a nominare il Rup (Responsabile Unico del Procedimento) che si occuperà delle procedure per eliminare un pugno in un occhio dal punto di vista architettonico, presente sul posto da decenni.

L’intestazione di parte di via Tiro a Segno a Biagio Conte

L’intenzione dell’Amministrazione è quella infatti di modificare la denominazione del tratto di via Tiro a Segno compreso fra corso dei Mille e via Archirafi, trasformandolo così in via Biagio Conte. Un’intenzione manifestata, in prima battuta, dalla Giunta Comunale, poi ribadita da una mozione votata in Consiglio Comunale e che ha recentemente ricevuto i pareri favorevoli prima della Commissione Toponomastica e poi della Soprintendenza. Rimane da aggirare però il dispositivo della legge 1188 del 23 giugno 1927, che statuisce l’impossibilità di intestare strade o monumenti a persone decedute da meno di dieci anni. A fornire una scappatoia a questo dispositivo è però la stessa legge, nel suo articolo 4, che concede la possibilità di ricorrere a “deroghe in casi eccezionali“. Starà adesso agli uffici della Prefettura dare il via libera, anche se l’ok pare solo una formalità.

Nominato il Rup per abbattere l’Ecomostro

Uffici che sono al lavoro anche sulla questione irrisolta relativo all’Ecomostro di via Tiro a Segno. Con la determina dirigenziale 4710 del 21 aprile 2023, il dirigente del Coime Francesco Teriaca ha provveduto a nominare il Rup (Responsabile Unico del Procedimento) che si dovrà occupare delle procedure burocratiche necessarie all’abbattimento. Si tratta di Antonio Settepani, ingegnere a disposizione delle maestranze comunali. Superato quindi l’impasse derivato proprio dalla ricerca di una figura apicale che si dovesse occupare della procedura. Si potrà così andare avanti su un iter fermo da tanto, troppo tempo.

La parte interessata dalla presenza dell’Ecomostro è si fuori dall’area che dovrebbe essere oggetto dell’intitolazione, ma non per questo la questione merita di essere trascurata. Ciò alla luce dei problemi vissuti dai residenti e dallo stato dei luoghi che appare evidentemente deficitario. Con riferimento all’Ecomostro, lo stesso è diventato più volte una discarica a cielo aperto, dove incivili hanno depositato spazzatura di ogni genere, rifiuti ed ingombranti. Qualcuno ha perfino abbandonato, in passato, un’imbarcazione in legno. Un pugno in un occhio da un punto di vista architettonico e di decoro sul quale si continua ad attendere il progetto per l’abbattimento.

I problemi di via Tiro a Segno

Sulla strada al confine fra I e II Circoscrizione ci sono però problemi anche più contingenti. Fra questi la presenza di acque fognarie a cielo aperto proprio a pochi metri dall’ecomostro sopracitato. Liquidi che si depositano nelle stradelle laterali del plesso abitativo del civico 60. Palazzo nel quale abitano circa 140 famiglie, costrette giornalmente a fare i conti con l’acqua di fogna presente sul posto. Un fatto già noto almeno dal 2016, quando fu realizzata una conferenza di servizi alla presenza dei tecnici di Amap, Coime, e degli uffici comunali al fine di risolvere il problema. Da allora il Comune ha provato a sollecitare Amap ad un intervento. Ciò anche attraverso un’ordinanza sindacale del 25 gennaio 2021, con la quale l’allora sindaco Leoluca Orlando chiedeva un intervento urgente sul posto. Ad oggi però nulla si è concretamente mosso.

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