Incontro questa mattina in prefettura a Palermo sull’emergenza violenza nelle discoteche Palermitane. La Fisascat Cisl ha avuto un confronto con Aurora Colosimo, vice prefetto vicario, per trovare urgenti soluzioni rispetto alla scia di violenze registrata all’interno e all’esterno dei locali da ballo di Palermo nelle ultime settimane. Il punto d’intesa è stato quello di creare un coordinamento tra istituzioni, Comune e forze dell’ordine per mettere in campo un’azione non solo repressiva ma anche di sensibilizzazione per superare le criticità.

Coinvolgere tutti

“Ringraziamo la prefettura di Palermo per il sollecito riscontro alla richiesta da noi formulata proprio pochi giorni fa – commentano Stefano Spitalieri e Mimma Calabrò della Fisascat Cisl Palermo Trapani -. Quello di oggi è stato un incontro volto a far emergere le preoccupazioni manifestate dai lavoratori del settore. A nostro avviso, si tratta di criticità che necessitano di un approfondimento, tramite il coordinamento della prefettura, anche alla presenza del sindaco, dell’assessore alle Attività produttive, del questore, dell’assessora con delega alla Sicurezza e della presidenza di Confcommercio. Lavorando tutti in piena sinergia, siamo certi che riusciremo a trovare soluzioni per arginare questi fenomeni di movida violenta che, oggi più che mai, mettono a rischio centinaia e centinaia di lavoratori che, nel caso specifico, operano nel settore delle discoteche”.

Giovanissimi violenti

Secondo il sindacato gli episodi avvenuti nelle ultime settimane fanno emergere problematiche che potrebbero essere frutto anche di un disagio sociale dal momento che sono state per lo più commesse da gruppi di giovanissimi che si scagliano, con violenza inaudita, contro i buttafuori dei locali. “E’ per questo che una delle proposte che abbiamo avanzato – aggiungono Spitaleri e Calabrò – è stata proprio quella di attenzionare la problematica facendo prevenzione anche all’interno delle scuole, delle palestre e di tutti i luoghi frequentati da giovani e giovanissimi. E’ necessario che, a sentirsi sicuri, non siano soltanto i lavoratori che operano all’interno delle discoteche ma anche le famiglie di tanti ragazzi e ragazze che frequentano questi ambienti per trascorrere in serenità qualche ora di svago. Restiamo, dunque, in attesa di un incontro con tutte le parti coinvolte – concludono – in modo che, ognuno per propria parte, si possa fare quanto possibile per la risoluzione della problematica”.

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