“Non c’è nessuna impasse. Ho detto chiaramente che il mio gruppo è favorevole a ridurre i vitalizi. E mi pare una questione chiara e dovuta. L’altra vergogna è il voto segreto. Come sapete noi siamo contrari, deve rimanere solo per casi specifici come avviene in tutto il resto d’Italia”.

A dirlo a BlogSicilia è il Presidente della Regione Nello Musumeci anche se non ama parlare di queste cose. Lo fa solo a fronte di insistenza a margine delle inaugurazioni siracusane della fine della scorsa settimana ben cosciente che con l’arrivo dell’ultima settimana di novembre qualcosa in aula dovrà succedere.

Continua, dunque, l’Aventino di Musumeci che non manderà il governo all’Ars fino alla difficile e complessa abolizione del voto segreto. Una scelta resa dopo che proprio col voto segreto è stata impallinata la norma sui rifiuti che deve tornare in discussione.

“Sui rifiuti siamo al 40% di differenziata – dice Musumeci – abbiamo creato un commissario per dar vita a nuovi impianti pubblici nella Sicilia orientale, saranno quattro così come quattro sono stati individuati nella Sicilia occidentale. Io credo che in un paio d’anni saremo in grado di poter dire che siamo usciti dall’emergenza. Intanto un chilo di rifiuti fuori dalla Sicilia non è stato portato come invece chiedeva il governo nazionale”.

Ma il vero tema politico è proprio la riforma che resta paralizzata in aula. E il tempo stringe. Da oggi in discussione c’è la legge obiettivo per le zone Franche Montane in Commissione con la speranza che arrivi entri forse mese in aula, domani a sala d’Ercole ci sono proprio vitalizie rifiuti e tutto queste deve uscire entro massimo un mese perchè poi tocca al bilancio di previsione che sarà, quasi certamente un bagno di sangue

“IL Def ancora lo dobbiamo leggere – dice ancora Musumeci – se prima non arriva la parifica di bilancio 2018 sul quale la Corte dei Conti si pronuncerà il 13 dicembre non possiamo fare niente ma son ottimista”

(Ha collaborato Gaetano Scariolo)

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