Si è tenuto stamattina a Palermo l’incontro “Pnrr e Zes: infrastrutture e aree industriali per la Palermo del futuro”, organizzato oggi da Sicindustria Palermo e che ha messo attorno allo stesso tavolo imprenditori, rappresentanti delle Istituzioni e docenti universitari. Sicindustria ha indicato le infrastrutture ritenute necessarie per il risanamento delle aree industriali.
I partecipanti ai lavori
Pnrr e Zes sono opportunità da non perdere: una constatazione condivisa dagli imprenditori al tavolo dei relatori, Giovanni Scalia della Tecnimpianti e Daniela Prestigiacomo della Tecnozinco, al direttore generale dell’Irsap, Gaetano Collura; dal direttore regionale dell’Anas, Raffaele Celia, al direttore generale della fondazione Rimed, Alessandro Padova; dal commissario Zes Sicilia occidentale, Carlo Amenta, al presidente dell’Autorità portuale Sicilia occidentale, Pasqualino Monti; e agli assessori regionali Gaetano Armao, Mimmo Turano e Marco Falcone, rispettivamente rappresentanti dell’Economia, delle Attività produttive e delle Infrastrutture.
Armao ha relazionato sulle opportunità fiscali
A partecipare ai lavori, come detto, anche Gaetano Armao, vicepresidente della Regione siciliana ed assessore regionale all’Economia, nonché Coordinatore Commissione Affari europei-Conferenza delle Regioni e PP.AA.
Armao ha focalizzato il suo intervento sull’attrazione di investimenti in aree dedicate mediante opportunità fiscali e semplificazioni amministrative (Foreign Direct Investment and Institutional Quality), un obiettivo del governo Musumeci indicato come primario sul piano programmatico.
Cosa è stato fatto dal governo regionale
Il vicepresidente della Regione ha illustrato quanto fatto sinora dal governo regionale. Ci si è innanzitutto mossi
sul piano della revisione delle norme di attuazione in materia finanziaria per ottenere la possibilità di modificare l’imposizione fiscale per favorire l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali – delle quali è imminente l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri – e consentendo così di applicare finalmente l’autonomia fiscale concessa dagli art. 36 e 37 dello Statuto speciale.
Le Zes in Sicilia
Altro intervento riguarda la istituzione delle Zone economiche speciali (ZES) della Sicilia in linea con le previsioni della legge statale, all’interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento, che abbiano almeno un porto adiacente, possono beneficiare di benefici fiscali e di semplificazioni amministrative.
Due delibere
Con le delibere n. 277 dell’8 agosto 2019 e n. 447 del 13 dicembre 2019, la Giunta regionale ha approvato i piani di sviluppo strategico della ZES Sicilia Occidentale e della ZES Sicilia Orientale e con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 luglio 2020 sono state istituite le due predette Zone Economiche Speciali. Le imprese che operano nei territori indicati, oltre alle misure agevolative, possono usufruire di procedure semplificate e regimi procedimentali speciali rispetto a procedure e regimi previsti dalla normativa regolamentare ordinariamente applicabile, anche sulla base di criteri derogatori alla normativa vigente.
Le “Super Zes”
“In termini di prospettiva va infine precisato – ha chiarito Armao – che nel d.d.l. di stabilità per il 2022 è stata inserita la norma prevede ulteriori “agevolazioni in favore delle imprese localizzate nelle zone economiche speciali della Sicilia” (c.d. SuperZes), per rafforzare ulteriormente, giovandosi della specialità regionale e delle opportunità offerte dal credito d’imposta già sperimentato dall’Assessorato all’economia della Regione nel 2012, che saranno operative da quest’anno anche in ragione dell’ ottenuto riconoscimento delle misure compensative dell’insularità“.
A chi è rivolta la misura
La misura, già anticipata nel Documento di economia e finanza regionale (DEFR) approvato dell’ARS, è rivolta alle imprese manifatturiere, della logistica e dei servizi con sede principale o unità locale all’interno della ZES siciliane ed ammesse a godere dei benefici previsti dall’ordinamento. L’incentivo, quale misura di fiscalità di sviluppo aggiuntiva a quella prevista dalla disciplina statale delle ZES, prevede un contributo in compensazione parametrato ai ricavi delle vendite e delle prestazioni derivanti dall’attività svolta dall’impresa nell’anno nel quale l’istanza è presentata ed in quello immediatamente successivo.
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