- I carabinieri hanno scovato armi e munizioni in una casa, a Vittoria, di un pensionato
- Tutto quanto è stato posto sotto sequestro mentre il 60enne è stato arrestato
- Una coppia di Acate è stata arrestata perché prendeva energia elettrica da un palo dell’illuminazione pubblica
I carabinieri di Vittoria hanno arrestato con l’accusa di detenzione abusiva di armi e munizioni, un uomo di 60 anni, pensionato.
Blitz nella casa di un pensionato
Al termine della perquisizione, i militari hanno rinvenuto un fucile calibro 12, marca Angelo Zoli, 13 cartucce calibro 12 a palla spezzata che sono stati posti sotto sequestro, così come sono stati prelevati un fucile semiautomatico calibro 12, marca Franchi, ed una carabina ad aria compressa calibro 4,5 marca Hatsan, entrambi detenuti legalmente. Il sessantenne, come disposto dalla Procura di Ragusa, è ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida della misura cautelare.
Coppia arrestata per furto di energia
I carabinieri di Acate hanno arrestato una coppia di coniugi, di 58 e 59 anni, per furto di energia elettrica. Nel corso dei controlli, si è scoperto che la loro casa era allacciata abusivamente all’illuminazione pubblica, per cui si è proceduto al loro arresto.
Altro allaccio abusivo
A Vittoria, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato per il reato di furto aggravato di energia elettrica, un uomo di 32 anni, vittoriese, disoccupato che aveva allacciato abusivamente il proprio contatore alla rete elettrica pubblica, mediante un apposito bypass di fili, che veniva sottoposto a sequestro.
Un caso a Noto
Avevano energia elettrica tutto il giorno, pure la notte 4 famiglie di Noto non avrebbero avuto alcun problema a non spegnere l’interruttore. Non è perché fossero talmente ricchi da permettersi costi di energia elettrica, come se gestissero un albergo o un bar, ma per lo stratagemma che gli avrebbe consentito di non pagare cifre da capogiro: la manomissione del contatore elettrico che gli avrebbe permesso di pagare come se fossero quasi in una capanna.
Commenta con Facebook