E’ Vittoria la città del Ragusano con il maggior numero di contagiati, 304 secondo quanto emerso nella giornata di ieri. C’è molta apprensione, il timore che il virus possa propagarsi ancora è alto, da qui la decisione dei commissari di chiudere le strade nelle ore notturne per stroncare movida ed assembramenti. Le scuole, comunque, sono tra i luoghi più a rischio, per cui la direzione dell’istituto superiore Enrico Fermi, ha deciso di adottare a partire da oggi la modalità della didattica a distanza “fino a nuova comunicazione dell’Asp” nei confronti “di tutte le classi del primo biennio”. Per questo motivo, “gli alunni sono tenuti ad osservare il normale orario delle lezioni già in atto. Il mancato collegamento sarà considerato assenza da giustificare” si legge nella circolare del dirigente scolastico.

Ma in Sicilia si attendono altre decisioni che si ripercuoteranno su tutto il territorio. Sarà emanata oggi l’ordinanza del Presidente della Regione che stabilirà le nuove regole, in Sicilia, per il contrato alla diffusione del  contagio da covid19 in Sicilia. Sarà una ordinanza concordata in toto con il governo centrale e proprio per questo, dopo 2 giorni di riflessioni e confronti, Musumeci ha sospeso nuovamente il percorso decisionale nella serata di ieri. Lo ha confermato a tarda ora lo stesso Presidente della Regine annunciando per oggi un nuovo confronto con il Ministro della Salute Roberto Speranza.

La Regione sta prendendo in esame l’ipotesi del lockdown parziale a tempo come sostenuto da alcuni componenti del Cts siciliano ma non vuole incidere negativamente sulle attività economiche che già subiscono la crisi in maniera consistente.

”No alla chiusura delle scuole, test rapidi a tappeto per tutti gli studenti, anche asintomatici e stop ai locali alle 24 con potenziamento successivo dei controlli dei Comuni nei luoghi di assembramento. Chiarezza sulle terapie intensive e sugli ospedali da campo”. Sono le proposte e le richieste indirizzate a Musumeci dai componenti della commissione Salute del M5S all’Ars, Giorgio Pasqua, Francesco Capello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca.

Articoli correlati