Sembra essere di natura dolosa l’incendio all’auto dell’assessore e consigliere comunale di Ispica Carmelo Denaro. L’ipotesi prende sempre più quota dopo alcune valutazioni fatte dai vigili del fuoco. Su questa pista si sono orientati i carabinieri della locale stazione le cui indagini si concentrano sul dolo.

Il fatto

Il rogo è scoppiato nella notte tra martedì e ieri. Qualcuno ha presumibilmente appiccato le fiamme al mezzo, una Fiat 500, posteggiato in strada e in uso all’assessore allo Sport del Comune del Ragusano. Una situazione preoccupante dal momento che il veicolo era alimentato a metano. Infatti si è verificato lo scoppio delle bombole all’interno del mezzo. Danneggiato anche il prospetto di un’abitazione nei pressi del luogo dell’incendio.

La solidarietà

In una nota il sindaco Innocenzo Leontini ed il presidente del consiglio comunale Titta Genovese esprimono condanna per l’atto criminale commesso ai danni dell’assessore e consigliere comunale Carmelo Denaro. “A lui – affermano – manifestiamo piena solidarietà  per l’atto incendiario compiuto ai danni della sua automobile. La città di Ispica è sempre stata estranea ad episodi criminali di questo tipo. L’inquietante episodio turba la sensibilità di tutti gli Ispicesi. Si confida nella efficace azione delle forze dell’ordine e di quanti siano in grado di collaborare per venire a capo di un episodio tanto grave quanto inspiegabile. Carmelo Denaro è persona stimata e voluta bene, in tutti gli ambiti della sua attività. Nello stringersi attorno a lui, le istituzioni comunali e la comunità tutta sono vicine alla famiglia, alla quale non mancheranno sostegno e affetto”.

Altro raid nel Catanese

Ad Aci Sant’Antonio, nel Catanese, un incendio alla fine dello scorso settembre ha danneggiato l’automobile dell’assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili Agata Spinto. Le fiamme sono state spente da alcuni residenti prima dell’arrivo dei pompieri. Sul posto sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri.

Un recente caso anche a Palermo

Diversi i casi di ipotetiche intimidazioni indirizzate ad amministratori siciliani. Nel maggio scorso una corona di fiori venne lasciata davanti all’agenzia di assicurazioni dell’assessore del Comune di Palermo Giuliano Forzinetti. Secondo la polticia quello fu un gesto vile figlio della sua attività amministrativa, per via dei controlli sulle autorizzazioni alle attività commerciali che da qualche tempo sono state avviate dagli uffici comunali. A Palermo si sta facendo un focus su tutte le Scia, le certificazioni di inizio attività, Come faro c’è la legge che impone il rilascio solo a chi ne ha i “requisiti morali”. Dunque niente autorizzazioni a chi ha commesso determinati reati passati in giudicato, come ad esempio quelli legati alla mafia.

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