L’ex Fornace Penna – conosciuta come Mànnara di Montalbano –  verrà espropriata. Lo ha annunciato ieri il presidente Musumeci  con l’approvazione di un atto di acquisizione al patrimonio regionale.

La struttura in stato di abbandono e degrado, da tre anni è posto sotto sequestro preventivo su provvedimento della procura eseguito dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.

Lo stabilimento è un esempio di archeologia industriale. Edificato tra il 1909 e il 1912 sul progetto dell’ingegnere Ignazio Emmolo, fu utilizzato per la produzione di tegole e mattoni finché un incendio del 1924 non lo rese inattivo. In anni recenti il monumento è stata la “Mànnara” dell’episodio “La forma dell’acqua” della serie del commissario Montalbano.

Un sopralluogo di Musumeci assieme del sindaco di Sampieri (frazione di Scicli) Enzo Giannone e al soprintendente ai beni culturali di Ragusa Giorgio Battaglia è stato decisivo per avviare l’iter di esproprio iniziato con una relazione della sopraintendenza iblea e il parere dell’ufficio legislativo e legale della Regione.

“Avevamo preso l’impegno di salvare dal degrado e valorizzare la Fornace Penna e lo stiamo mantenendo. Si tratta di un polo visivo monumentale unico, oltre a ricadere su un’area che conserva molteplici testimonianze storiche e archeologiche. Intervenire, dopo anni di abbandono, è un dovere per la Regione – commenta il presidente Musumeci – ipotizziamo che la struttura possa diventare un centro culturale e sociale e di aggregazione”.

Secondo le stime fatte il valore dell’immobile ammonterebbe a 535 mila euro ma servirebbero almeno 5 milioni per per il restauro e 350 mila euro per la messa in sicurezza.
Non sarà semplice mettere insieme la lunga trafila di eredi che possiedono le quote dell’immobile. Sarebbero ben 29 le famiglie con cui la Regione dovrà interfacciarsi. Gli stessi eredi anni fa si erano visti respingere dal comune di Scicli un progetto di riqualificazione che avrebbe trasformato i ruderi in un albergo a 5 stelle.

“La Fornace Penna, patrimonio tra i più tutelati e rappresentativi della nostra isola, sarà finalmente salvato dal degrado. Dopo mesi di battaglie istituzionali, al fianco della nostra consigliera comunale Concetta Morana, siamo riusciti ad ottenere che la Regione Siciliana proceda all’esproprio e quindi all’acquisizione tra i beni demaniali, di uno tra i monumenti simbolo dell’archeologia industriale sino a ieri in mano ai privati. La fornace verrà pertanto ristrutturata e aperta al pubblico”.

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stelle all’Ars Stefania Campo a proposito del via libera dell’iter, da parte della regione Siciliana, dell’acquisizione tramite esproprio della Fornace Penna, prestigiosa testimonianza di archeologia industriale nel territorio ragusano di Scicli e resa nota anche dalla nota fiction televisiva de Il Commissario Montalbano.

“Per la messa in sicurezza – spiega Campo – servirà un investimento di 350 mila euro che servirà a restituire alla collettività questo vero e proprio monumento che testimonia il nostro recente passato. Dopo tante e costanti sollecitazioni possiamo ritenerci soddisfatti della decisione assunta di procedere sulla strada dell’esproprio della Fornace. Si tratta di un passo in avanti, decisivo per iniziare a parlare di prospettiva, di reale valorizzazione e di utilizzo per finalità pubbliche e, magari, di attrazione e fruizione turistica”.

 

 

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