Sono tantissimi i danni nel Ragusano e non solo alle infrastrutture o alle case, rimaste allagate in molti Comuni ma anche alle aziende agricole.

Un problema non da poco perché rappresentano uno dei punti nevralgici dell’economia. Nella zona di Vittoria, dove batte il cuore dell’agricoltura iblea, gli imprenditori avranno difficoltà a riprendersi dopo che le serre sono state sferzate dal vento e sommerse dall’acqua. Stesso discorso per le aziende del Siracusano, in particolare quelle disseminate a sud, e del Catanese.

I danni

A Scicli e a Modica sono state già emanate le ordinanze di divieto dell’uso dell’acqua “a fini potabili”. Forte preoccupazione nel Ragusano: pre allarme per la Diga Santa Rosalia e Dirillo con volumi preoccupanti. Il fiume Ippari ha rotto gli argini, è esondato il Dirillo. 

Già ieri per le mareggiate, il comune di Santa Croce aveva inibito il transito pedonale sul lungomare Amerigo Vespucci a Punta Secca, località dove è ambientata la fiction de “Il commissario Montalbano” ed era crollata anche una piccola parte della fornace Penna nello Sciclitano, la ‘mannara’ anch’essa protagonista di diversi episodi della fiction.

“Regioni dichiari stato di calamità” dice Cna

“L’eccezionale ondata di maltempo che in queste ore ha attraversato la Sicilia sud-orientale sta provocando danni ingenti con devastanti effetti anche sul tessuto produttivo”. Lo affermano i vertici della Cna che chiede alla Regione di dichiarare lo stato di calamità.

“Siamo di fronte a scenari davvero drammatici – affermano i vertici regionali della Confederazione – rispetto ai quali occorre un impegno comune da parte delle Istituzioni per fronteggiare l’emergenza che stanno vivendo in particolare le province di Messina, Ragusa, Siracusa e Catania. Si solleciti anche un’azione forte ed incisa da parte del Governo nazionale – concludono il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – in modo da assicurare concreti ed immediati aiuti alle imprese e ai cittadini per i notevoli danni subiti”.

 

 

 

 

 

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