• Una donna del Messinese denunciata per truffa a Ragusa
  • Ha ottenuto finanziamenti europei per un terreno di un’altra persona
  • Le indagini dei carabinieri dopo una segnalazione della Curia di Ragusa

Una donna di 48 anni della provincia di Messina è stata denunciata dai carabinieri della stazione di Ragusa Ibla per truffa. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’indagata avrebbe indebitamente chiesto e percepito più di 30mila euro di fondi erogati dall’ Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) nel periodo compreso tra il 2003 ed il 2013.

La denuncia della Curia

Le indagini hanno avuto inizio dopo che la Curia di Ragusa ha segnalato un’anomalia in un contratto di affitto relativo ad un loro terreno ceduto ad un’altra donna del Vittoriese che si è vista negare la sua richiesta di finanziamento in quanto la proprietà risultava già affittata da un’altra persona.

L’affitto

A quel punto, i carabinieri hanno scoperto che esisteva un contratto d’affitto con il quale era stata presentata apposita istanza all’Agea per ricevere le sovvenzioni dell’Unione europea. La legittima affittuaria è stata dunque sentita dai militari, disconoscendo la locazione.

La truffa

“Per i carabinieri di Ibla è stato facile quindi mettere insieme i pezzi della vicenda e risalire all’identità della donna che, si è poi appurato, presentò un falso contratto d’affitto unilaterale a sostegno della propria richiesta di fondi ottenendoli per un ammontare complessivo di poco superiore ai 30mila euro. D’intesa con l’Autorità Giudiziaria di Ragusa la messinese è stata denunciata per truffa e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Ragusa.

L’inchiesta nel Siracusano

Nel Siracusano, nel 2015, i carabinieri arrestarono 11 persone, appartenenti ad un gruppo criminale, che, avvalendosi di atti pubblici falsi tra il 2011 ed il 2014, rogati da un notaio, Giambattista Coltraro, condannato in primo grado, e anche con intimidazioni e danneggiamenti, avrebbe acquisito la disponibilità di oltre 2 mila ettari di terreno appartenenti ad ignari proprietari e, con la complicità di ispettori dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, avrebbe conseguito erogazioni pubbliche per oltre 200 mila euro.