Una dirigente scolastica è stata prima minacciata e poi picchiata da un genitore. L’aggressione è avvenuta nelle ore scorse ad Avola, nel Siracusano, a ridosso da un istituto comprensivo dove lavora la preside.

L’aggressione

Secondo una prima ricostruzione, il familiare di uno studente della scuola, non appena avrebbe incrociato la vittima, arrivata da poco a bordo della sua auto, si sarebbe diretta verso di lei. Stando ad una testimonianza, il genitore avrebbe inveito contro  la dirigente, per poi passare alle vie di fatto, picchiandola ma non contento avrebbe anche danneggiato la macchina.

Vittima ferita

La preside, a quel punto, si è allontanata, facendo ricorso alle cure mediche. La notizia dell’aggressione è arrivata agli agenti di polizia che hanno avviato le indagini. Non sono ancora note le ragioni di questo brutale pestaggio.

Nuovo caso ad Avola

Non è il primo caso di un’aggressione ai danni del corpo docente ad Avola. Nei mesi scorsi, un giovane di 19 anni di Avola è stato denunciato dalla polizia oltraggio, violenza e lesioni aggravate ai danni del preside e di un insegnante dell’istituto superiore Majorana, ad Avola.

Spedizione punitiva a scuola

Avrebbe organizzato, con l’aiuto di 2 complici non ancora identificati, una spedizione punitiva dopo un provvedimento di sospensione dalle lezioni a causa del suo comportamento irrispettoso nei confronti dei docenti.

L’irruzione nella stanza del preside

Per questo motivo, nella giornata di ieri si sarebbe recato nella stanza del dirigente scolastico, dopo aver sfondato a calci la porta di ingresso,  ed a quel punto avrebbe minacciato il preside, che avrebbe acceso la telecamera del telefonino per testimoniare quell’aggressione verbale.

Aggressione ripresa con il telefonino

Forse questo lo avrebbe fatto desistere ma, al tempo stesso, avrebbe voluto vendicare l’offesa al fratello, che frequenta lo stesso istituto, rimproverato nelle ore precedenti da un insegnante. E così, secondo quanto emerso nella ricostruzione degli agenti del commissariato di polizia di Avola, insieme ai complici si sarebbe recato nell’aula in cui il professore stava completando la sua lezione.

 

 

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