C’è un paradosso nella drammatica vicenda accaduta all’istituto superiore Majorana di Avola dove il preside è stato minacciato ed un insegnante picchiato. In questa stessa scuola, sono stati avviati dei corsi di educazione alla legalità che, evidentemente, non hanno per nulla sensibilizzato lo studente di 19 anni, protagonista, insieme a 2 complici, della brutale aggressione.
“Progetti di legalità nella scuola”
“Proprio in questa scuola abbiamo portato avanti progetti sulla legalità e siamo tutti concordi nel dire che dalla scuola deve partire un messaggio forte di cambiamento, dialogo, confronto e collaborazione nel rispetto della persona e delle regole” afferma Rossana Cannata, deputata regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Antimafia.
Solidarietà alle vittime
“Piena solidarietà e vicinanza, per i gravissimi fatti accaduti all’interno delle mura scolastiche dell’istituto di istruzione superiore Majorana di Avola, al dirigente Fabio Navanteri e al docente, vittime entrambi di una vile e grave aggressione” ha proseguito la parlamentare regionale.
Studente denunciato
Lo studente di 19 anni è stato denunciato dalla polizia oltraggio, violenza e lesioni aggravate ai danni del preside e di un insegnante dell’istituto superiore Majorana.
Spedizione punitiva a scuola
Avrebbe organizzato, con l’aiuto di 2 complici non ancora identificati, una spedizione punitiva dopo un provvedimento di sospensione dalle lezioni a causa del suo comportamento irrispettoso nei confronti dei docenti.
L’irruzione nella stanza del preside
Per questo motivo, nella giornata di ieri si sarebbe recato nella stanza del dirigente scolastico, dopo aver sfondato a calci la porta di ingresso, ed a quel punto avrebbe minacciato il preside, che avrebbe acceso la telecamera del telefonino per testimoniare quell’aggressione verbale.
Aggressione ripresa con il telefonino
Forse questo lo avrebbe fatto desistere ma, al tempo stesso, avrebbe voluto vendicare l’offesa al fratello, che frequenta lo stesso istituto, rimproverato nelle ore precedenti da un insegnante. E così, secondo quanto emerso nella ricostruzione degli agenti del commissariato di polizia di Avola, insieme ai complici si sarebbe recato nell’aula in cui il professore stava completando la sua lezione.
Insegnante pestato in classe
Una volta entrati, i giovani hanno preso a botte la vittima, con calci e pugni, per cui è stato costretto a fare ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola dove le sono state diagnosticate lesioni in varie parte del corpo ma non tali da fare scattare l’arresto per gli autori.
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