“Io ho bisogno che lei mi faccia due cose. Una è quella di quel ragazzo, glielo dirà Carta stesso… quando ora viene..”. Sono le parole del sindaco di Priolo, Pippo Gianni, raccolte dai magistrati della Procura di Siracusa nel corso di un incontro con un dirigente di un importante stabilimento della zona industriale avvenuto il 23 agosto scorso in un bar di Catania.
Il pressing sulla proroga di un contratto
Il primo cittadino di Priolo, che è ai domiciliari e sospeso dal suo incarico pubblico, secondo gli inquirenti avrebbe pressato il manager per l’assunzione di una persona ed avrebbe fatto intendere di avere il consenso del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, non coinvolto nell’inchiesta per concussione così come il dirigente aziendale. A quel colloquio, però, Carta non hai mai preso parte.
Gianni: è una cosa che dobbiamo fare perché sto ragazzo si è…perché mi sono rotto i coglioni con Ias sennò lo avrei piazzato dentro l’Ias perché… comunque è una persona perbene…
Gianni: perchè sto ragazzo, la moglie è stata eletta, la prima degli eletti da Melilli a consigliere comunale… sono famiglie che conosco da tantissimi anni, quindi su questa cosa dobbiamo vedere ancora come fare. Dobbiamo trovare una soluzione… e glielo avrei fatto dire da…anche da Carta. Ho indotto Carta ad essere solidale con noi su questa cosa.
Dirigente: Onorevole ne parliamo poi con calma a settembre
Gianni: Sì ma lui, ma lui ci finisce il 30 agosto lì..
Dirigente: Ci finisce il 30 agosto il contratto? Tempo a tempo. Ma non possiamo, non riusciamo… Vabbè faccio una, faccio vedere se, ma magari possiamo fare una proroga dato che è il periodo estivo, un mese, due mesi, giusto…
Gianni: Una proroga di 3 mesi così ha il tempo di fare altro, poi vediamo se..
Nel provvedimento del gip del Tribunale di Siracusa è indicato che al lavoratore venne prorogato il contratto di lavoro per altri due mesi.
L’appalto
Nell’inchiesta dei magistrati di Siracusa emergerebbe anche il disappunto di Gianni, nel corso del colloquio a Catania con il manager, verso un’altra società che non avrebbe accolto l’invito del sindaco a tenere in grande considerazione una azienda a lui cara per un lavoro assegnato con gara d’appalto ad una ditta concorrente .
Gianni: Ha fatto una porcheria micidiale, parliamo di gare… c’è una società di Priolo che lavora in tutto il mondo…si chiama… E gli fa vincere la gara d’appalto con l’1% in più rispetto allo sconto che aveva fatto…e fanno uscire questa cosa sei giorni prima della campagna elettorale di Melilli”.
Secondo gli inquirenti, Gianni, per sensibilizzare il suo interlocutore, gli avrebbe fatto capire che, dopo l’assegnazione di quell’appalto, avrebbe disposto un controllo a seguito di un incidente.
Gianni: Eh no, che mi metti le dita negli occhi a me, io che faccio finta di niente mille volte al giorno..
Dirigente: No guardi, noi faremo la gara… e come sempre vinca il migliore.
Commenta con Facebook