Il ministero della Difesa assumerà personale civile non dirigenziale negli Arsenali militari italiani. I posti a disposizione per Augusta sono 48, 138 a La Spezia, 40 a Brindisi, 154 a Piacenza, 33 a Terni, nel triennio 2021-2023. A darne notizia è l’ex assessore regionale Bruno Marziano, esponente del Pd di Siracusa, per il quale è stata determinante l’ approvazione in Commissione bilancio dell’emendamento alla legge di Bilancio presentato dai parlamentari Andrea Orlando (PD) e Giovanni Luca Aresta (M5S), sostenuto dal sottosegretario alla difesa Giulio Calvisi.
Emendamento al piano di difesa, voluto dal ministro Lorenzo Guerini, che prevede l’ assunzione di personale civile per garantire la funzionalità della Difesa, in particolare negli arsenali militari e nei poli di mantenimento dell’Esercito.
“Il risultato ottenuto è frutto della proficua e costante collaborazione – spiega Bruno Marziano – tra le forze di maggioranza su un tema particolarmente importante e strategico per la Difesa. Personalmente ho avuto più di una interlocuzione con il sottosegretario Calvisi per garantire la presenza dell’ Arsenale di Augusta in questo emendamento , ed affrontare, così, con decisione, l’attuale fase di depauperamento di risorse umane negli arsenali militari, come quello di Augusta”
Le assunzioni sono finalizzate ad assicurare la funzionalità e la continuità dell’efficienza dell’area produttiva industriale del Ministero della Difesa e, in particolare, di arsenali, e nei centri tecnici militari a carattere industriale . Si tratta di strutture strategiche di supporto al mantenimento in efficienza di mezzi ed equipaggiamenti, con un interessante indotto come nel caso dello storico Arsenale ( Marinarsen) di Augusta dove prestano la loro opera anche varie ditte portuali con sede ad Augusta, e non solo, oltre a fornitori vari di servizi e beni strumentali.
“Ora si tratta di vigilare, e mi impegno personalmente ad avere una continua interlocuzione con Calvisi ed Orlando , affinché rapidamente si arrivi ai concorsi e alle assunzioni” conclude l’ex assessore della Regione siciliana ed ex presidente della provincia di Siracusa, Bruno Marziano.
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