“Il presidente Musumeci non conceda un’intesa per una nomina cosi strategica per lo sviluppo di una parte importante del nostro Paese”.

Pressing di Micciché a Musumeci

Lo afferma il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, contrario, come tutta Forza Italia, all’indicazione da parte del Governo nazionale di Francesco Di Sarcina come presidente dell’Autorità portuale della Sicilia orientale, comprendente le rade di Augusta e Catania.

Il candidato del ministro per le Infrastrutture, Enrico Giovannini e del viceministro Giancarlo Cancelleri è attualmente segretario generale dell’Autorità del Mare Ligure orientale ma è necessario che il presidente della Regione dia il suo consenso.

“Sicilia terra di compensazione”

“È fondamentale per la tutela dell’economia della Sicilia – ha detto Gianfranco Micciché sud orientale che la scelta del Presidente dell’Autorità di Sistema di Augusta e Catania sia autorevole condivisa ed espressione del territorio. La Sicilia non può essere terra di compensazione per le nomine del nord. Forza Italia non è mai stata consultata su questo tema e non esiste quindi alcuna ipotesi concordata con la maggioranza di Governo”.

Giochi di potere

Contro la nomina di Di Sarcina si è anche espresso Marco Falcone, deputato regionale di Forza Italia. “Il futuro dell’Autorità di sistema  portuale di Sicilia orientale deve essere svincolato dalle  logiche autoreferenziali che finora hanno dominato il dibattito  sulla nuova governance”.

Cancelleri nel mirino

Ieri erano stati i deputati nazionali di Forza Italia,  Prestigiacomo e Barelli, a contestare la scelta del Governo, puntando l’indice contro il viceministro del M5S, Giancarlo Cancelleri, perché avrebbe detto che l’indicazione di Di Sarcina sarebbe stato il frutto di un accordo condiviso.

“L’Autorità portuale di Augusta e Catania – dice Matilde Siracusano, deputata regionale di Forza Italia –  non può essere guidata, come ha correttamente fatto notare la  collega Prestigiacomo, da una personalità completamente avulsa  rispetto al territorio di riferimento: dal ministro Giovannini  sta arrivando una scelta incomprensibile, che Forza Italia  critica con determinazione. Per di più il sottosegretario  Cancelleri afferma che su questa decisione ci sarebbe stato il  coinvolgimento dei gruppi parlamentari: smentiamo questa  dichiarazione, il nostro gruppo non è stato in alcun modo  coinvolto”.

“Il partito e i suoi parlamentari nazionali sono stati completamente ignorati, con buona pace di Cancelleri che predica bene ma razzola male. A questo punto farebbe meglio a rimediare allo sbaglio e rettificare quanto asserito. Da siciliano dovrebbe avere un moto d’orgoglio e ammettere l’errore. Auspico pertanto che il presidente Musumeci non accetti tale imposizione e si schieri pubblicamente in difesa di una maggiore condivisione”. Lo afferma in una nota la deputata di Forza Italia all’Ars, Daniela Ternullo.

Il sindaco di Melilli sposa posizione di FI

Contro l’indicazione del Governo anche il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. “Si proceda alla nomina del presidente non prima di una consultazione politica quanto più ampia possibile che converga verso un obiettivo condiviso.Apprezzo e condivido, infine,  la posizione assunta da Stefania Prestigiacomo e dalla deputazione nazionale e regionale di Forza Italia in difesa a del territorio.

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