Si fa sempre più aspro lo scontro politico ad Avola per le amministrative del 12 giugno al punto che le polemiche finiranno al palazzo di giustizia di Siracusa. Durissimo il botta e risposta sui social tra il sindaco dimissionario Luca Cannata, che ha chiuso dopo 10 anni la sua esperienza da primo cittadino, e Mariano Ferro, leader del movimento dei Forconi.

Scontro sull’istruttoria della commissione prefettizia

Ad accendere il dibattito è stato Ferro che, con un videomessaggio pubblicato nei giorni scorsi su Youtube e poi rilanciato sui social, ha attaccato Cannata su vari fronti, sollevando dubbi sull’esito dell’istruttoria della Commissione prefettizia in relazione all’ipotesi di scioglimento del Comune di Avola per infiltrazione mafiosa.

Il decreto del ministro Lamorgese

Nel febbraio del 2020 il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, firmò il decreto di conclusione del procedimento in cui emerge che “non sussistono i presupposti per lo scioglimento o l’adozione di altri provvedimenti”.

“La relazione diceva altro” attacca Ferro

“Chiedete al prefetto – spiega nel suo videomessaggio Ferro –  della relazione conclusiva della commissione prefettizia, ebbene, forse diceva altro. E non è andata come sarebbe dovuta finire la vicenda. Andrò a dire queste cose ed ho le carte per dimostrare delle irregolarità, insieme agli avvocati”.

“Comune ha agito secondo la legge” replica Cannata

“Evidentemente – replica Cannata in un videomessaggio – sono dispiaciuti perché il Comune non è stato sciolto per mafia ma il ministero dell’Interno ha stabilito che la città ha lavorato secondo la legge. La commissione prefettizia ha controllato tutto così come le Procure di Siracusa e Catania e le forze dell’ordine”.

La vicenda del terreno

Lo scontro si è anche concentrato su un terreno di proprietà del sindaco dimissionario, peraltro al centro di un Consiglio comunale degli anni scorsi. In sostanza, il sindaco era stato attaccato di speculazione finanziaria, in quanto un terreno di proprietà della famiglia sarebbe stato oggetto di un esproprio dello stesso Comune di Avola per la realizzazione di una strada. Ferro, durante il suo videomessaggio, ha ribadito questa ipotesi, annunciando, peraltro, che sulla vicenda è intenzionato “a farsi una passeggiata in Procura”.

“Tutte falsità nei miei confronti” attacca Cannata

La replica di Cannata non si è fatta attendere e nel suo videomessaggio di circa 30 minuti, ha detto di aver già provveduto a querelare Ferro, ma anche spiegato la sua verità.

“Ho comprato il terreno, con un atto, pagandolo 150 mila euro. Se, come si dice, mi sono fatto espropriare il terreno al prezzo di 50 mila euro dove consisterebbe la speculazione? Anzi, ne avrei avuto un danno, perché mi sarebbero saltati 3 mila metri quadrati ed il piano per la realizzazione di una casa vacanza non si sarebbe mai concretizzato.  Quando il dirigente mi ha detto che la strada sarebbe dovuto passare su quel terreno mi sono piegato alle esigenze, ora, però, che è cambiato il percorso posso dire di essere felice”.

La questione del porto turistico

L’altro tema al centro delle polemica a distanza tra Ferro e Cannata è stato quello per la realizzazione del porto turistico. Il leader dei Forconi accusa il sindaco dimissionario di avere responsabilità sulla mancata costruzione, Cannata ha replicato dicendo che i giudici amministrativi hanno dato ragione al Comune.

In sostanza, la società di progettazione avrebbe dovuto redigere il progetto esecutivo del porto per poi realizzare la struttura ma l’azienda non avrebbe prodotto tutte le documentazioni necessarie, tra cui la valutazione di impatto ambientale.