Manifestazione dei lavoratori del servizio idrico di Siracusa davanti a Palazzo Vermexio, la sede del Comune. E proprio con l’amministrazione, guidata dal sindaco Francesco Italia, ce l’hanno i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, promotori della protesta, perché nel nuovo bando europeo per l’affidamento del servizio, (attualmente è in proroga ad un’azienda, la Siam), mancherebbero delle clausole di salvaguardia per il personale attualmente in servizio.

Futuro dei lavaratori a rischio

Insomma, secondo i manifestanti, potrebbe capitare che l’impresa vincitrice della gara possa “scartare” un numero non precisato di lavoratori, mandando in  frantumi il loro futuro e quello delle proprie famiglie. Cosa più grave, come sottolineano gli stessi sindacati, è che il Comune sarebbe stato avvertito ma, a quanto pare, sarebbe andato dritto per la sua strada.

“Comune indifferente alle preoccupazioni”

“Le organizzazioni sindacali di categoria, Filctem, Femca e Uiltec, constatano che, nonostante- dicono i sindacati – siano state messe in evidenza importanti criticità in merito alla clausola sociale e al reale mantenimento dei livelli occupazionali attuali contenuta nel bando di gara pubblicato dallo stesso comune di Siracusa, per l’assegnazione della gestione del Servizio idrico integrato, l’amministrazione comunale rimane indifferente alle preoccupazioni sollevate dal sindacato unitario”.

Il bando

In merito al bando, l’affidamento avrà la durata di due anni ma sono state previste due possibilità di proroga: una di un anno, allo scadere dei primi due, e poi un’altra di sei mesi. L’importo complessivo della gara è di 57 milioni di euro. Il criterio di assegnazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ma, nella valutazione, la proposta tecnica inciderà per il 75 per cento e quella economica per il 25.

La posizione di Articolo 1

“Apprendiamo con contrarietà che il bando di gara definito dal Comune di Siracusa per il Servizio Idrico Integrato non prevede le clausole sociali e le necessarie garanzie occupazionali. Sembrerebbe addirittura prevedere forme di primalità per chi razionalizza ulteriormente sui costi anche del personale” Pippo Zappulla e Ninni Gibellino segretario regionale e cittadino di Art1.

“Rimane per noi incomprensibile l’atteggiamento di chiusura da parte dell’Assessore al ramo poiché le criticità sollevate dal sindacato pongono un problema serissimo su una delle condizioni fondamentali del bando, ovvero le garanzie occupazionali” concludono Zappulla e Gibellino.

 

 

Articoli correlati