Blitz antiassenteismo al Comune di Rosolini del sindaco, Giovanni Spadola, che ha disposto la sospensione per due dipendenti. Secondo quanto svelato dallo stesso capo dell’amministrazione, accompagnato da un dirigente nel corso del controllo, i furbetti, dopo avere timbrato il cartellino delle presenze, non erano presenti sul posto di lavoro.
Sospensione dal lavoro
Inoltre , uno dei due assenteisti, secondo quanto riferito dal sindaco, impiegato a 36 ore settimanali, quindi full time, pur non essendo sul posto di lavoro, avrebbe segnato persino lo straordinario. Per i due ‘furbetti’ sono scattati subito i provvedimenti disciplinari: trenta giorni di sospensione dal lavoro, ma le conseguenze potrebbero essere ancor più gravi fino ad arrivare al licenziamento.
“Episodio gravissimo” dice il sindaco
“In un momento di crisi come questa – dice Spadola – è un sacrilegio per quanti ogni mattina adempiono al proprio dovere, mettendosi a disposizione dei cittadini. Tante persone si farebbero in quattro per avere un posto di lavoro e c’è invece chi approfitta della pubblica amministrazione per farsi i propri comodi. Questi due episodi non rimarranno impuniti”.
Furbetti del cartellino nel Messinese
I Carabinieri della Compagnia di Patti (ME) hanno eseguito, nelle settimane scorse, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal Gup, nei confronti di sei persone, dipendenti del Comune di Santa Domenica Vittoria (ME), ritenute responsabili dei reati di truffa aggravata e false attestazioni e certificazioni.
L’attività investigativa
L’attività investigativa, avviata dei Carabinieri della Stazione di Santa Domenica Vittoria e poi proseguita dalla Compagnia di Patti, ha consentito di documentare le condotte degli indagati, i quali, dall’ottobre 2021 al marzo 2022, deputati allo svolgimento di mansioni d’ufficio o inerenti alla manutenzione di impianti comunali e del verde pubblico, con sistematicità, dopo aver attestato con il badge l’entrata in servizio, si assentavano dal luogo di lavoro svolgendo attività di natura personale, percependo indebitamente la retribuzione stipendiale.
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