- La vertenza tra i sindacati ed un’azienda della zona industriale al tavolo del prefetto
- I sindacati chiedono l’assunzione di alcuni lavoratori rimasti fuori dai piani aziendali
- L’impresa si sarebbe assunto l’impegno di risolvere la questione
Si profila un accordo in merito alla vertenza tra i sindacati ed un’azienda della zona industriale di Siracusa al termine di un vertice che si è tenuto in Prefettura.
La protesta
Da diverse ore, sono stati organizzati dei blocchi davanti alle raffinerie del Polo petrolchimico da parte degli operai della Bng, impresa specializzata nella manutenzione degli impianti che ha una commessa con Versalis, del gruppo Eni. Al centro della protesta, la mancata assunzione di alcuni lavoratori rimasti fuori dal piano di assorbimento della manodopera tra l’azienda che ha rinunciato alla commessa e la Bng.
“Disponibilità della Bng”
“Allo stato attuale presso il cantiere di Eni Versalis, la BNG impiega 8 lavoratori a tempo indeterminato e 10 a tempo determinato, mentre ulteriori undici unità, a cui non è stato rinnovato il contratto, beneficiano dell’indennità di disoccupazione (NASPI). E’ emersa la disponibilità della BNG a una ripresa della piena continuità operativa che possa garantire un reimpiego di tutti i lavoratori” fanno sapere dalla Prefettura.
Confindustria
Secondo quanto riferito dalla Prefettura, a conclusione dell’incontro, “Confindustria ha assunto l’impegno di verificare la possibilità della convocazione di un tavolo di confronto, subito dopo le festività pasquali, con il coinvolgimento anche di Eni Versalis”.
L’appello
Il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, nel corso dell’incontro con le parti, ha sottolineato “come le legittime aspettative dei lavoratori delle imprese dell’area, ivi comprese quelle dell’indotto, possono aspirare ad essere soddisfatte non già attraverso le singole vertenze, ma solo con un esito positivo dei progetti di sviluppo e di riconversione industriale del polo petrolchimico, necessari nella nuova ottica della “transizione ecologica”,
attraverso cui si potrà assicurare un reale mantenimento dei livelli occupazionali”.
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