Il giudice del Tribunale di Siracusa ha rimesso in libertà Concetto Galfo, 44 anni, di Pachino, arrestato per maltrattamenti nei confronti della compagna e violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto emerso nelle indagini delle forze dell’ordine, la donna, temendo per la propria incolumità, avrebbe chiesto l’intervento degli agenti del commissariato di polizia che si sono recati nell’abitazione della coppia.
Le bastonate ai poliziotti
Avrebbero provato a comprendere cosa fosse accaduto ma da quanto indicato dagli inquirenti il 44enne sarebbe andato su tutte le furie. Insomma, avrebbe perso il controllo e si sarebbe armato di un bastone, che, evidentemente, conservava a casa e con quello si sarebbe presentato al cospetto dei poliziotti. Che sono stati presi a mazzate, come risulta nel referto dei medici di una struttura sanitaria pubblica dove gli agenti si sono recati per farsi curare.
Dai domiciliari all’obbligo di dimora
L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Gurrieri, è stato poi arrestato e posto ai domiciliari ma nel primo pomeriggio di oggi, al termine dell’udienza in Tribunale il giudice Maria Lupo ha disposto l’attenuazione della misura cautelare per Galfo, sottoposto all’obbligo di dimora a Pachino e la permanenza in casa nelle ore notturne. Il 44enne “non ha inteso sottoporsi ad interrogatorio, riservandosi di fornire la sua versione dei fatti alla successiva udienza quando prenderà inizio il procedimento nelle forme del rito direttissimo. L’udienza è stata quindi aggiornata al prossimo 7 giugno ed è stata disposta la liberazione dell’uomo che potrà tornare presso la propria abitazione a Pachino” spiega l’avvocato Gurrieri.
Maltrattamenti nel Trapanese
I maltrattamenti sono proseguiti anche dopo la fine della relazione, ed anzi acuiti con l’incendio dell’auto della cognata. I carabinieri fanno luce ad Alcamo su una vicenda di gravi violenze che ha portato all’arresto di un 40enne. Vicenda che avrebbe anche potuto degenerare. Infatti l’indagato aveva a disposizione anche un’arma con munizioni e perfettamente funzionante. Sul suo conto raccolti gravi indizi di colpevolezza per maltrattamenti in famiglia, detenzione abusiva di arma clandestina e ricettazione.
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