E’ scoppiata la pace, o forse sarebbe meglio dire, la tregua tra i due pezzi da Novanta del Centrodestra siracusano. A siglarla, al termine di un incontro tenutosi a Roma, il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, nonché vicepresidente della Commissione bilancio della Camera dei Deputati, Luca Cannata, ed il parlamentare regionale del Mpa-Grande Sicilia, Peppe Carta.

La rottura sulla società idrica

Il culmine della rottura tra i due era arrivato in occasione delle nomine del Comitato di sorveglianza della società idrica in cui Carta, stringendo un’alleanza con Forza Italia, in particolare con il deputato regionale, Riccardo Gennuso, con il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e con il parlamentare Ars della Dc, Carlo Auteri, è stato il regista dell’operazione politica che ha permesso di vincere per 5-0.

Fratelli d’Italia, che in quell’assemblea dell’Ati era rappresentata da Cannata, nelle vesti di consigliere comunale di Avola, era rimasta a secco, scatenando nelle ore successive un attacco da parte dello stesso vicepresidente della Commissione bilancio della Camera che aveva parlato di cricca.

Peraltro, nei giorni scorsi è emerso la presunta inconferibilità di Ivana Rabito, legata a Gennuso, c per via di un decreto che impedisce ad amministratori di enti locali di far parte di società partecipate se sono stati in una Giunta nei 2 anni precedenti alla nomina.

L’incontro per spezzare le tensioni tra i due

L’incontro tra Cannata e Carta è certamente servito per stemperare i toni tra i due e lo si è notato nell’affondo del parlamentare nazionale di FdI al direttore generale dell’Asp di Siracusa, figlio, comunque, dei nervi tesi, su scala regionale, tra i meloniani e Forza Italia, sia per la Finanziaria quater sia per la conferma al Dipartimento alla pianificazione strategica di Salvatore Iacolino e della nomina di Alberto Firenze all’Asp di Palermo.

Tutti contro Cannata tranne Carta sull’Asp

A replicare a Cannata in modo duro sono stati i parlamentari regionali di Forza Italia, Gennuso, e della Dc, Auteri, oltre che il consigliere nazionale di Noi Moderati, Peppe Germano, mentre è rimasto in silenzio il parlamentare regionale Peppe Carta. Un gesto che sarebbe letto come un ramoscello d’ulivo verso Cannata, forse anticipato dallo stesso deputato nazionale di FdI, in occasione della vicenda dell’impianto Tmb di Melilli su dei terreni riconducibili al nipote di Carta. Il pressing mediatico dell’ex candidato a sindaco di Melilli, Antonio Annino, piuttosto vicino a Cannata, contro l’amministrazione melillese, il cui sindaco è proprio Carta, si sarebbe allentato. Coincidenze?

I retroscena

La politica senza retroscena è come una buona pietanza senza sale. E così, circolano le prime indiscrezioni sulle ragioni della pace o della tregua. Una fonte del Centrodestra ipotizza che nell’incontro i due avrebbero parlato della società idrica e della composizione del Comitato di sorveglianza con un possibile ingresso di un esponente più vicino a Fratelli d’Italia.

E poi ci sarebbero le questioni di carattere elettorale: i due “pescano” in bacini diversi, Cannata nella zona sud, Carta nella zona più a nord, per cui, secondo un osservatore politico ascoltato da BlogSicilia, sarebbero arrivati alla conclusione che uno scontro sarebbe improduttivo,  anzi favorirebbe i loro competitor, che sono dentro il Centrodestra.