Ci sono pazienti positivi all’ospedale Umberto I di Siracusa per cui è stato chiesto “il blocco transitorio dei ricoveri in Medicina/Geriatria”, “l’esecuzione dei tamponi di tutto il personale medico ed infermieristico” e “la sanificazione dei locali per mettere in sicurezza i pazienti e gli operatori”.  Una lettera firmata dal primario, inviata ai vertici dell’Asp ed alla direzione del presidio ospedaliero dell’ospedale Umberto I di Siracusa, che testimonia una situazione al limite del collasso nella struttura sanitaria del capoluogo. Ma non è finita, perché come fa sapere il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, “un’operatrice del Pronto soccorso è risultata positiva al coronavirus”.

Ieri, lo stesso sindacato aveva denunciato la positività al tampone di un medico del Pronto soccorso, in aggiunta agli altri tre delle settimane scorse, tra cui il primario che, per fortuna, è guarito, secondo quanto sostenuto sabato dal sindaco di Portopalo dove risiede il medico. La Cgil, da giorni, sostiene la tesi di un focolaio proprio al Pronto soccorso, per cui ne ha sollecitato la chiusura, sottoponendo al test con il tampone tutti gli operatori del reparto. Il contagio ha anche riguardato Oncologia con un medico e due infermieri positivi: gli ambienti, come annunciato dalla stessa direzione dell’Asp sono stati sanificati ma nelle scorse ore si è deciso di trasferire i pazienti in un altro ospedale, al Di Maria di Avola, l’unico presidio non Covid della provincia di Siracusa.

Una decisione, presumibilmente presa dal Covid team, che sta gestendo da oltre una settimana l’emergenza coronavirus a Siracusa, per proteggere i malati oncologici,  le cui barriere  immunitarie sono basse e sono fortemente a rischio. Tra i reparti contagiati c’è pure Cardiologia, 4 i positivi tra medici ed infermieri, insomma la situazione come, peraltro, denunciata dalla Cisl è abbastanza grave. Ieri sera, su Rai 3, è andata in onda una puntata di Report sul caso Siracusa     che ha focalizzato l’attenzione sui presunti ritardi nelle fasi di ricovero del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, per cui c’è un’inchiesta della Procura e sui mancati test ai dipendenti della Sovrintendenza e del Museo Paolo Orsi, dove si sono verificati diversi casi di Covid-19, tra cui quello della collaboratrice di Rizzuto, anch’essa deceduta.

 

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