L’ex deputato regionale Enzo Vinciullo lancia l’ipotesi di consentire a tutte le farmacie di somministrare i vaccini anti Covid19. Al momento, solo il personale che ha svolto un corso è abilitato a farlo ma per l’esponente politico ci sono altre strade per allargare la platea, “al fine di ridurre le innumerevoli ed estenuanti file di pazienti che attendono la vaccinazione anticovid, con il conseguente rischio di diffusione del virus ed il relativo contagio”.

La proposta

Secondo l’ex parlamentare regionale,  “sarebbe molto più semplice chiedere ai farmacisti che vogliono aderire all’iniziativa intanto la messa a disposizione di locali idonei per la conservazione dei farmaci, inoltre dovranno farsi  carico di reperire il personale medico in pensione o in servizio per garantire la corretta somministrazione dei vaccini”.

Medici pagati dalle farmacie

In questo modo, sarebbero sfruttate  “le competenze mediche di tanti medici in pensione i in attività che si sentono di offrire il proprio contributo, dietro opportuno compenso monetario”.

Code all’Hub di Siracusa

Le code all’Hub di Siracusa non si fermano, lo stesso direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha lanciato un appello all’utenza, in quanto, uno dei problemi è che parecchi si presentano al centro senza prenotazione o in abbondante anticipo.

“Invitiamo la cittadinanza ad utilizzare il sistema di prenotazione – dice Ficarra – che è l’unico modo per ricreare l’ordine dei mesi scorsi evitando intasamenti e, soprattutto, lunghe file di attesa. Ciò in quanto è sufficiente, rispetto all’orario di prenotazione previsto, presentarsi all’Hub quindici minuti prima e non in maniera non preordinata alle sette del mattino, come sta accadendo, suscitando lamentele, assembramenti e attribuendo erroneamente la responsabilità all’organizzazione”.

Mille persone al giorno all’Hub

Secondo quanto riferito dall’Asp, ogni giorno, in media, si recano  mille persone all’Hub vaccinale, “in prevalenza di cittadini non prenotati, per cui “rischia, nonostante l’organizzazione e la buona volontà degli operatori, di non riuscire a fare rispettare ordine nelle lunghe file e tempi di attesa”.

 

 

 

 

 

 

 

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