Sono stati indagati dalla Procura di Siracusa per lesioni colpose 5 persone, tra medici ed infermieri, dell’ospedale Trigona di Noto. Francesco Accolla, 52 anni, avolese, Francesco Artale, 69 anni, avolese, Giuseppina Restuccia, 66 anni, avolese, tutti quanti medici, e gli infermieri Francesco Brancaforte, 58 anni, di Noto, e Corrado Gradante, 56 anni, di Noto, avrebbero fatto parte dell’equipe del reparto di Ginecologia del Trigona che sottopose ad un intervento chirurgico una donna, Maria Campisi, la cui vita cambiò dopo quel ricovero.
Si scoprì che nel corpo della paziente c’era una garza, capace di creare non pochi problemi fisici alla vittima, costretta a vivere con dei grossi fastidi che non l’avrebbero lasciata in pace. Nei mesi successivi, la donna, difesa dall’avvocato Sebastiano Troia, si sottopose ad un Tac che svelò quei sospetti, per cui, come fa sapere il suo difensore, fu costretta ad operarsi al colon dove si sarebbe sedimentata la garza, poi finalmente espulsa. A quel punto, la paziente, dopo averne discusso con i familiari, decise di denunciare l’equipe medica del Trigona e nei giorni scorsi si sarebbe dovuta tenere l’udienza al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia, a Siracusa, l’ultima prima della sentenza del giudice del tribunale ma si sono verificati due imprevisti.
Il primo, drammatico, è coinciso con la morte di uno dei medici coinvolti in questa brutta storia, Francesco Artale. L’altro, invece, è di matrice strettamente giuridica, in quanto si è scoperto che Francesco Brancaforte e Corrado Gradante non hanno ricevuto gli avvisi di conclusioni indagini, per cui gli atti sono stati rimandati ai magistrati della Procura, mentre per quanto riguarda gli altri, fatta eccezione per il medico deceduto, il 17 luglio saranno sottoposti al giudizio del tribunale.
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