Non ci saranno fondi del Pnrr per la ristrutturazione delle rete idrica nel Siracusano. Lo denunciano il deputato regionale del M5S, Carlo Gilistro e l’ex parlamentare nazionale Paolo Ficara, che attaccano duramente i sindaci dell’Ati Siracusa ed il suo presidente, Francesco Italia, primo cittadino di Siracusa, accusati di non aver presentato alcun progetto per intercettare gli investimenti per un ammontare complessivo di 900 milioni.

Fondi per Catania, Messina e Palermo

Ce l’hanno fatta altre province siciliane, Catania (oltre 80 milioni di euro), Palermo (circa 75 milioni) e Messina (per oltre 17 milioni).

Gli ultimi bandi

“Pochi giorni fa sono stati assegnati gli ultimi 293 milioni – dicono i due esponenti del M5S – di euro per interventi volti a ridurre le perdite di acqua potabile nella rete degli acquedotti. Materia in cui la nostra provincia vanta un triste primato con il 60% di dispersione idrica. Dei 33 progetti selezionati, 19 interessano le regioni del Nord e del Centro (per complessivi 536 milioni di euro, il 60% del totale) e 14 quelle del Sud (per complessivi 364 milioni di euro).

Siracusa ed il caso della gestione del servizio idrico

Sia Gilistro sia Ficara sostengono che i sindaci del Siracusano hanno perso troppo tempo. “E in tutti e tre i bandi, la provincia di Siracusa non è stata ammessa perché ha perso tempo nella definizione dell’assetto del soggetto istituzionale che deve gestire l’acqua, cioè l’ATI, l’Ambito territoriale idrico” spiegano i due esponenti del M5S.

La società mista

In effetti, il mese scorso l’Ati ha cambiato idea sulla gestione del servizio idrico, optando per una società mista, tra pubblico e privato, sconfessando la decisione del novembre del 2020 quando si scelse per una gestione interamente pubblica.

L’affondo a Italia

“Non sono bastati appelli, note, comunicati stampa dell’ultimo anno e mezzo, tra comuni ritardatari e altri spariti dai radar, non si è riusciti a definire la piena operatività dell’ATI e quindi l’affidamento del servizio. Ma oltre il danno la beffa: perchè se oltre due anni fa l’ATI Siracusa aveva scelto la via della gestione interamente pubblica, pochi giorni fa ha clamorosamente cambiato idea, optando per la società mista pubblico/privata. E lo ha fatto con una doppia presa in giro perchè l’ha giustificata, in primis il sindaco di Siracusa, con la necessità di evitare il commissariamento della Regione (che invece è arrivato), e intercettare i fondi del PNRR che il Ministero ha definitivamente assegnato, con buona pace del sindaco Francesco Italia”, accusano i due esponenti del M5S con una serie di evidenze.

Verso le elezioni

I due esponenti del M5S guardano alle amministrative a Siracusa che si terranno in primavera e lanciano un segnale.

“E’ su argomenti come questi che crediamo si debba sviluppare un sano confronto e un vero dibattito cittadino in vista delle prossime elezioni amministrative a Siracusa” dicono Gilistro e Ficara.

Articoli correlati