“Arriveranno dall’Università di Catania 4 medici specializzandi che saranno destinati al reparto di Ginecologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa”. Lo afferma il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo, al termine di un incontro con il direttore generale dell’Asp di Siracusa in merito al problema legato alla penuria di medici nel reparto dell’ospedale siracusano.

Emergenza all’Umberto I

L’emergenza è esplosa nei giorni scorsi a seguito della chiusura del servizio ambulatoriale del reparto di Maternità infantile dell’ospedale Umberto I per carenza di medici.

“Le carenze del personale medico – spiega il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo – sono spalmate su tutta la rete ospedaliera siciliana, compresa, naturalmente, quella siracusana, per questo, da tempo, spingiamo il Governo nazionale affinché vengano disposti provvedimenti al fine di aumentare il numero dei camici bianchi nei nostri ospedali”.

La polemica su ospedale di Avola

Poco dopo la chiusura dell’ambulatorio, i deputati del M5S, Pasqua e Ficara, avevano puntato l’indice contro la recente apertura di Ostetricia al Di Maria di Avola che avrebbe mostrato tutte le carenze dell’organico della rete ospedaliera siracusana. E per questo motivo, ne hanno ipotizzato la chiusura, essendo la coperta troppo corta.

“Discutere sulla chiusura di un reparto di un ospedale non è un tema su cui costruire polemiche – dice Cafeo – meglio spendere risorse e attenzioni su come farli meglio funzionare, perché non dobbiamo dimenticare la nostra principale missione: dotare il territorio di un’adeguata assistenza sanitaria. “Ho voluto incontrare – aggiunge il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo – il massimo responsabile dell’Asp di Siracusa perché si potesse trovare una soluzione per incrementare il numero di medici in Ginecologia”.

Pressing sul Governo nazionale

“L’intesa raggiunta con l’Università di Catania consente, per il momento, di colmare una lacuna – conclude
Cafeo – ma sia chiaro che senza un potenziamento reale del personale sanitario il problema rischia di
ripresentarsi in altre occasioni. L’appello, che rivolgo alle forze politiche e sociali di questo territorio, è di
lavorare, insieme, perché il Governo decida di investire, in modo concreto, sulla sanità. Il potenziamento di
un settore così strategico può avvenire soltanto attraverso risorse umane e innovazione tecnologica”.