Ancora una volta rischia di rimanere chiusa la Guardia medica di Pachino per via di un’assenza cronica di dottori che impedisce la turnazione per il servizio.  L’Asp di Siracusa, per scongiurare il pericolo, sta coinvolgendo i medici di famiglia.

Fase sperimentale

“La scelta di impegnare i medici di medicina generale oltre il limite di massimale previsto, in regime ordinario – spiega il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra – rappresenta una sperimentazione concordata con l’assessorato alla Salute dopo che il precedente protocollo di intesa tra l’Assessorato e le organizzazioni sindacali di medicina generale  aveva cessato i suoi effetti  il 30 settembre scorso, facendo ritornare la  Guardia medica di Pachino a rischio di non apertura, con conseguente stato di forte disagio per la popolazione locale. Grazie a questo impegno l’Azienda potrà garantire la continuità del servizio non solo a Pachino ma anche in quei Presidi del territorio che in emergenza si troveranno sforniti di personale di continuità assistenziale”.

L’avviso dell’Asp

“Il 28 ottobre, dopo la delibera del Comitato aziendale – dichiara il direttore dell’Unità operativa Cure Primarie Lorenzo Spina – abbiamo pubblicato l’avviso per il reperimento dei medici di medicina generale al quale hanno già risposto positivamente, dando la propria disponibilità, alcuni medici di famiglia, consentendo al Distretto sanitario di Noto di predisporre i nuovi turni”

“Il contributo prestato dai medici di medicina generale è importante – dichiara il direttore sanitario Salvatore Madonia – consentirà non solo di dare continuità alla Guardia medica di Pachino ma anche di mettere in sicurezza i presidi più a rischio con particolare attenzione anche agli istituti penitenziari”

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