Nella sua casa, a Floridia, i carabinieri, al termine della perquisizione, hanno scovato 38 dosi di cocaina, 200 euro, un foglio con dei nomi appuntati, insieme alle cifre, e poi delle telecamere di sorveglianza che, secondo gli inquirenti, sarebbero state montate per controllare l’arrivo delle forze dell’ordine. Insomma, per i militari della tenenza di Floridia, Vincenzo Bramante, 33 anni, siracusano, ma residente a Floridia, avrebbe trasformato la sua casa in un bunker per lo spaccio di droga.
Il presunto spacciatore, difeso dall’avvocato Natale Vaccarisi, nel corso dell’interrogatorio al palazzo di giustizia, ha fornito una ricostruzione dei fatti diversa rispetto a quella prospettata dai carabinieri. Ed il risultato è stato la sua liberazione, visto che il trentatreenne dai domiciliari è passato all’obbligo di dimora, come disposto dal giudice del tribunale di Siracusa.
Nella sua deposizione, Bramante ha spiegato che quelle telecamere le aveva montate per proteggersi dai ladri, in quanto avrebbe subito dei furti, per cui avrebbe pensato di installare un sistema di videosorveglianza. In merito, al ritrovamento di un foglio contenenti delle cifre accanto a dei nomi, ma non dei cognomi, l’indagato ha chiarito che sono dei clienti per la sua attività di tatuatore. Sulla presenza di droga nella sua abitazione, Vincenzo Bramante ha spiegato che quelle dosi erano nella sua disponibilità, in quanto consumatore.
I carabinieri, prima dell’arresto del presunto spacciatore, avevano sentito un giovane che poco prima avrebbe incontrato Bramante, da cui avrebbe acquistato cocaina per 100 euro. Una cifra smentita, nel corso dell’interrogatorio, dallo stesso indagato, per cui avrebbe preso 80 euro. Al termine della sua deposizione, il giudice, pur convalidando l’arresto, ha disposto la sua liberazione.
Bramante, nel luglio scorso, è stato anche assolto dall’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio al termine del processo che si è celebrato al palazzo di giustizia davanti al giudice monocratico Liborio Mazziotta. Era stato tratto in arresto il 14 gennaio scorso perché trovato in possesso di 45 grammi di cocaina.
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