La sua casa, ricavata in una palazzina in via Italia 103, era diventata un mercatino della droga. Si recavano tossicodipendenti, di ogni età, per comprare cocaina e marijuana ma l’irruzione dei carabinieri ha messo fine alla compravendita di droga. E’ stato arrestato, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio, Concetto Genovese, 40 anni,  disoccupato, con precedenti penali, ma come disposto dalla Procura di Siracusa, che ha coordinato le indagini, l’indagato è ai domiciliari, nella stessa casa in cui avrebbe spacciato. Al termine della perquisizione, effettuata nella tarda serata di ieri, i militari del Nucleo radiomobile di Siracusa, hanno sequestrato 137 dosi di cocaina e 43 dosi di marijuana per un peso complessivo rispettivamente di circa 25 e 30 grammi. C’erano anche 280 euro in contanti, probabilmente il provento dello smercio di stupefacenti: i soldi, insieme alla droga, sono stati sequestrati.

La zona in cui vive Genovese, secondo quanto emerge nelle inchieste della Procura distrettuale antimafia di Catania, è tra le più importanti in merito allo spaccio di droga. Nei giorni scorsi, a pochi metri da dove è scattato il blitz dei carabinieri, la polizia ha arrestato un giovane, che operava nell’area di piazza San Metodio: nella sua disponibilità aveva circa 13 grammi di cocaina, circa 14 grammi di marijuana, oltre 3.200 euro, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Lo spaccio, da quanto emerso dalla ricostruzione della Squadra mobile, avveniva in prossimità della casa del giovane: era tutti in fila per comprare una dose.

Gli agenti di polizia, nel corso di un controllo in questa zona, una delle principali piazze dello spaccio nel capoluogo, si sono accorti della coda in prossimità di quella palazzina e quando si sono avvicinati, nonostante fossero in abiti in borghese, il giovane avrebbe capito che non erano clienti. Da quanto accertato dalla Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti, il presunto spacciatore è scappato in bagno, provando a disfarsi di tutto, per evitare di farsi prendere con le mani nel sacco. Solo che al seguito della polizia, c’erano due cani, Ultimo, specializzato nello scovare gli  esplosivi, ed Elvis, del Nucleo antidroga, per cui è stato più semplice rintracciare il tesoro del ventottenne, che avrebbe tentato di gettare tutto nel water.