Il gup del Tribunale di Catania ha rinviato a giudizio Roberto Cherubino, 50 anni, siracusano, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un commerciante d’auto di Siracusa, Marco Montoneri, ora testimone di giustizia, che vive in una località segreta.

La vicenda

I fatti, secondo la ricostruzione dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catania, si riferiscono al settembre del 2012, periodo in cui Montoneri era titolare di una concessionaria di moto ed auto in via Necropoli Grotticelle, nella zona nord della città, a ridosso di viale Scala Greca.

Dalla testimonianza della vittima e dai riscontri degli inquirenti, l’indagato si sarebbe presentato nel locale dell’esercente per prendere una macchina ma “forte” della sua vicinanza a due esponenti del clan Nardo di Lentini avrebbe ottenuto un forte sconto.

“Metodo mafioso”

Nelle carte della Procura distrettuale antimafia di Catania sono indicati altri particolari, a cominciare dalla macchina desiderata dal 50enne, una Mazda, “del valore di 13 mila euro”.

Per il pm La Rosa, l’indagato avrebbe costretto il commerciante “a rinunciare a riscuoterne per intero il prezzo, procurandosi un ingiusto profitto con conseguente danno patrimoniale di Montoneri che percepiva a titolo di pagamento solo una parte del dovuto, circa  3000 euro”, “con l’aggravante di aver commesso il fatto con metodo mafioso, avvalendosi della forza di intimidazione e delle condizioni di assoggettamento e di omertà derivanti dalla notoria appartenenza di Giampapa e Sambasile al clan Nardo di Lentini”.

Le denunce del commerciante

Le denunce del commerciante hanno consentito di aprire altri procedimenti, con modalità praticamente analoghe a quella contestata al 50enne, nei confronti di due esponenti del clan Nardo e di un affiliato della cosca Bottaro-Attanasio.

La sentenza

E’, invece, passata in giudicato la sentenza nei confronti di altre 7 sodali del gruppo Bottaro-Attanasio, finiti sotto processo per le estorsioni a Montoneri, la cui attività venne anche data alle fiamme.

Le condanne

10 anni e 9 mila euro di multa per Pasqualino Mazzarella; 7 anni e 2 mesi e 8600 euro di multa  per Andrea Fortuna; 5 anni e 5000 euro ciascuno per Michele Cianchino e Salvatore Brancato; 2 anni e quattro mesi e seimila euro di multa per Alessandro Garofalo; 3 anni e 4 mesi per Concetto Garofalo e Sebastiano Garofalo.