• Pericolo per gli abitanti degli appartamenti di edilizia popolare di Siracusa
  • Le infiltrazioni di acqua rischiano di compromettere la sicurezza degli edifici
  • La vicenda è stata denunciata dal Sunia Cgil Siracusa

Le infiltrazioni di acqua, causate dal maltempo che si è abbattuto a Siracusa, hanno reso del tutto insicure le abitazioni di edilizia popolare dell’Iacp. La denuncia è del Sunia Cgil che chiede sia all’Istituto sia all’amministrazione comunale interventi urgenti per evitare di mettere a repentaglio l’incolumità degli occupanti degli alloggi.

“Alloggi e palazzi insicuri”

“Migliaia di famiglie, già in condizioni economiche disagiate, stanno vivendo situazioni di gravissimo degrado per le consistenti infiltrazioni, gli allagamenti che interessano i loro alloggi, per non parlare del deterioramento di facciate ,tetti e pilastri degli immobili, che ne mettono a rischio la stessa stabilità” assicura il Sunia.

Le aree degradate

I problemi riguardano le palazzine nel rione della Mazzarrona e di Santa Panagia, peraltro, i luoghi simbolo del degrado urbanistico e sociale della città, al centro di alcuni traffici di droga, come testimoniato da recenti operazione da parte delle forze dell’ordine. Insomma, luoghi del tutto abbandonati, privi di servizi.

Manca la manutenzione

Per il sindacato,  da decenni manca la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili,  “che non sono in grado di resistere alle intemperie”. Ed assicura di aver sollecitato l’Istituto autonomo case popolari perché venissero eseguiti dei lavori sulla scorte delle proteste dei residenti, preoccupati ” dal continuo peggioramento della loro situazione abitativa, dalla pericolosità degli immobili”.

Vertice con Iacp e Comune

Secondo quanto fanno sapere dal Sunia, “nel prossimo incontro dell’Osservatorio provinciale che si terrà a fine novembre chiederemo all’amministrazione Comunale alle infrastrutture e al presidente del Istituto case popolari di  Siracusa un piano straordinario di verifica delle condizioni degli alloggi e degli immobili per programmare
interventi anche strutturali per eliminare le situazioni di insicurezza e degrado”.

“Siamo convinti che non sia più possibile perdere tempo e che consentire che circa migliaia di famiglie che abitano nei quartieri di edilizia residenziale pubblica vivano in queste condizioni sia una sconfitta per tutti” conclude il sindacato.