Un bosco in città, alle spalle del Palazzo di Giustizia, per migliorare la qualità della vita e compiere il primo
passo del percorso di forestazione urbana che segnerà in maniera forte Siracusa nei prossimi anni con la
piantumazione di oltre 6 mila alberi.

In mattinata, sono stati piantati in un’area di 70 mila metri quadrati tra viale Scala Greca e il Tribunale a Siracusa,
mille piantine di leccio che serviranno a far nascere il Bosco delle Troiane. Sono i primi semi di un
cammino che punta a rendere più green l’anima della città e a contrastare con la natura l’inquinamento
dell’aria nel rispetto anche di quanto previsto dalla legge 10 del 2013: piantare un nuovo albero per ogni
bimbo nato o adottato.

“La piantumazione del Bosco delle troiane – ha detto il sindaco e presidente della Fondazione Inda,
Francesco Italia – è un concreto passo in avanti nella transizione ambientale per la riduzione delle Pm
10 e delle Pm 2,5, che la città ha intrapreso lo scorso giugno con l’adesione alla Dichiarazione di Milano per
l’adattamento climatico”.

Il Bosco delle Troiane è il passo finale di un percorso nato con la Stagione 2019 al Teatro Greco di Siracusa
e il progetto scenico realizzato dall’architetto Stefano Boeri e dal suo studio per lo spettacolo Le
Troiane. L’idea di Boeri per la messa in scena diretta da Muriel Mayette-Holtz, è stata realizzare un Bosco
morto utilizzando gli abeti abbattuti dalla tempesta Vaia nelle foreste della Carnia nell’ottobre del 2018; la
collaborazione tra il Consorzio Innova FVG, le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sicilia, lo studio di Stefano
Boeri Architetti, la Fondazione Inda, il Consorzio Boschi Carnici e alcune aziende private ha consentito di
dare un’ultima possibilità a quegli alberi schiantati dal maltempo di stare per un’ultima volta “in piedi”
davanti al pubblico del Teatro Greco, unendo idealmente l’Italia e consentendo anche di lanciare un grido
forte a difesa della natura e contro una sistematica opera di distruzione dell’ambiente i cui effetti sono
visibili ogni giorno.

Nel corso della Stagione 2019, la Fondazione Inda, il Comune e la Regione siciliana hanno consegnato, ad ogni replica delle Troiane, una piantina di leccio a un bambino o una bambina presente in teatro: piccoli cittadini ma anche piccole speranze in un futuro con più rispetto per l’ambiente. Gli abeti della Carnia utilizzati per il progetto scenico delle Troiane finiranno nella filiera de legno siciliana mentre le piantine consegnate durante le repliche al Teatro Greco di Siracusa sono state piantumate, questa mattina, insieme alle altre mille piantine messe a disposizione dall’assessorato per l’Agricoltura della Regione.

“E’ emozionante .- ha dichiarato Stefano Boeri – vedere come dal Bosco Morto delle Troiane possa nascere
un bosco vero e proprio, fatto di mille nuovi alberi, simbolo del futuro di Siracusa e della Sicilia, ma
anche e soprattutto del futuro del pianeta che vive oggi un’importante emergenza climatica da un lato e
umanitaria dall’altro, mettendoci di fronte alle nostre responsabilità di distruttori di equilibri naturali e sociali, ma dandoci al contempo l’occasione di poter ripartire denunciando la follia dell’uomo nel farsi del
male e nel distruggere interi ecosistemi. Ripartire piantando un albero, poi un altro e poi un altro ancora fino
a fare una foresta che ci spinga a ripensare lo spazio urbano, non più nettamente separato dalla natura”.

“Non poteva che completarsi con la creazione di un vero Bosco delle Troiane la messa in scena della
tragedia di Euripide, diretta da Muriel Mayett-Holtz nella passata stagione dell’Inda, e che ha testimoniato
ancora una volta come le guerre e ogni forma di conflitto distruggono non soltanto il passaggio degli uomini
ma anche quello naturale – sono le parole di Antonio Calbi, sovrintendente della Fondazione Inda -. La
piantumazione di mille alberi di leccio è un atto riparatore verso tutte le famiglie distrutte dai conflitti, verso
chi è costretto ad abbandonare la propria terra, un atto riparatore verso tutte le distruzioni innescate dalle
guerre, con l’auspicio che possano essere archiviate per sempre. Piantare un albero oggi ha un significato
molto importante, che lo si faccia come eredità di uno spettacolo messo in scena al Teatro Greco, cuore
della Neapolis, è un gesto che si carica di etica, bellezza poetica in senso alto. Una volta tanto la cultura,
la comunità dei cittadini e delle associazioni e l’amministrazione pubblica hanno camminato insieme”.

“La piantumazione del Bosco delle Troiane, resa possibile grazie anche alla donazione di mille piante di
leccio, per opera dell’assessorato Agricoltura, rappresenta un segno di attenzione crescente verso la
salvaguardia dell’ambiente – ha dichiarato Edy Bandiera, assessore per l’Agricoltura della Regione
Siciliana -. Piantare nuovi alberi può contribuire a far crescere, soprattutto nelle nuove generazioni, quella
consapevolezza che serve per tentare di salvare il pianeta dall'inquinamento i cui livelli ormai sono arrivati
alle stelle. Questa iniziativa va ad arricchire in maniera significativa il patrimonio arboreo di Siracusa
contribuendo così al miglioramento della qualità dell’aria e del micro clima locale con vantaggi per
l’ambiente e la nostra qualità di vita”.

“Una giornata emozionante e importante perché la piantumazione dei mille alberi del Bosco delle Troiane,
rappresenta il passaggio dalle parole ai fatti – ha dichiarato Giusy Genovesi, assessore alle Politiche di
mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici del Comune di Siracusa -. Per la prima volta Siracusa
ha avviato un progetto di forestazione urbana che mira a trasformare i quartieri e a renderli più belli
e vivibili”

“I mille alberi danno il via ad un importante percorso di forestazione urbana – ha detto Renzo Ientile,
portavoce del comitato Aria Nuova -. Questa non é un'operazione simbolica ma é un sostanziale contributo al
miglioramento della qualità della vita a Siracusa. L’impegno del Comitato va nella direzione della tutela del
patrimonio arboreo, dalla piantumazione alla cura e manutenzione, e per questo ci siamo messi a
disposizione della città”.

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