Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno arrestato 5 migranti, che erano a bordo della nave per la quarantena Azzurra, ormeggiata al porto di Augusta. Secondo le informazioni fornite dalla Questura di Siracusa, gli stranieri, originari della Tunisia, erano destinatari di provvedimenti di espulsione o di ordini di carcerazione.
“A vario titolo, erano stati già espulsi dal territorio nazionale sono rientrati illegalmente nel nostro Paese. Due di loro, inoltre, sono destinatari di altrettanti ordini di carcerazione, emessi dall’autorità giudiziaria, per aver commesso gravi e numerosi vari reati in regioni del Nord Italia” fanno sapere gli inquirenti.
Inoltre, “giova sottolineare come alcuni soggetti, già entrati illegalmente sul territorio nazionale, con perseverante insistenza tentino, ancora, di fare illegale accesso nel nostro Paese, rischiando come sul caso di specie di essere arrestati” spiega il questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo.
Circa due settimane fa, gli stessi agenti di polizia di Siracusa hanno eseguito 80 espulsioni nei confronti di altrettanti migranti a bordo della nave Azzurra, ormeggiata al porto di Augusta, dove, in quel periodo, c’erano 732 stranieri. I provvedimenti hanno riguardato, come fa sapere la Questura di Siracusa, ” migranti economici”: per 38 di questi, il Questore di Siracusa ha emesso un provvedimento di trattenimento nei centri per i Rimpatri di Torino, Gradisca D’Isonzo (Gorizia) e Brindisi, strutture individuate dal Servizio immigrazione del ministero dell’Interno, dove gli stranieri sono stati accompagnati per essere poi rimpatriati nel paese di origine.
Per altri 43 è stato adottato il provvedimento di allontanamento che implica l’ordine di lasciare il territorio nazionale e per 2 minori stranieri, risultati non accompagnati, sono stati affidati ad una struttura per minorenni di Rosolini. “I restanti 114 migranti, rientranti nella fattispecie dei richiedenti asilo, sono stati accolti presso delle strutture ubicate in Emilia Romagna e, pertanto, immediatamente trasferiti” dicono dalla Questura.
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