“Ho appena sentito i nostri ragazzi palazzolesi che stanno tornando da fuori regione, non si tratta di un esodo ma di nostri concittadini rimasti senza lavoro”. Lo afferma Maurizio Aiello, assessore al Turismo di Palazzolo Acreide che stoppa la polemiche sui rientri in Sicilia di persone, originarie dell’isola, rimasti, in tutto questo tempo, fuori regione. Sono state sollevate perplessità sul rischio di contagi da Covid19 ma secondo quanto sostenuto dall’esponente dell’amministrazione del Comune del Siracusa torneranno a casa perlopiù giovani rimasti senza occupazione.
“Come disposto da presidente della Regione Nello Musumeci e dall’assessore alla Sanità Ruggero Razza e il rientro alla propria residenza – spiega Maurizio Aiello, assessore al Turismo di Palazzolo Acreide – è inserito tra le cause di necessità. Durante il tragitto mi sono accertato dei controlli, sottoposti alla misurazione della temperatura e al controllo delle certificazioni necessarie. La task force covid comunale continuerà come in questi mesi il monitoraggio delle quarantene e il rispetto delle regole”.
In merito ai rientri, sono stati potenziati i voli da Palermo e Catania per Roma (e viceversa) e aumentate le corse dei traghetti sullo Stretto di Messina. Inoltre, il rientro alla propria residenza, abitazione o domicilio è inserito tra le cause di necessità, che consentono, quindi, lo spostamento. La nuova circolare della Protezione civile adegua le disposizioni regionali al nuovo decreto interministeriale che era stato sollecitato dal governatore Musumeci. Fra i motivi di arrivo in Sicilia adesso sono indicati anche i ricongiungimenti familiari e il ritorno nelle proprie case da parte dei siciliani rimasti bloccati fuori Regione. Per chi torna restano attive le precauzioni sanitarie del controllo all’arrivo, della quarantena obbligatoria per 14 giorni anche in assenza di sintomi e del tampone a fine quarantena e l’attesa dell’esito prima di poter circolare liberamente.
Nei giorni scorsi, Musumeci aveva scritto ai ministri dopo aver annunciato la volontà di aprire a questi rientri anche sulla base di una quantità di lettere di siciliani rimasti bloccati. I voli giornalieri dalla Sicilia verso Roma passano da quattro a otto (quattro di mattina e quattro di pomeriggio), così come i collegamenti navali tra Sicilia e Calabria, che da cinque diventano otto (dalle 6 alle 21), in ogni direzione.
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