Cambiati dall’Asp di Siracusa i percorsi  del Pronto soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola per isolare l’area Covid da quella normale. L’idea è di evitare promiscuità tra pazienti cosiddetti grigi, in attesa di conoscere se sono positivi o meno, e normali.  Un problema emerso la settimana scorsa dopo la lettera alla stessa direzione dell’Asp da parte del primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Avola che aveva paventato un rischio di promiscuità, come del resto aveva denunciato prima la Cisl Siracusa. 

“Il Pronto soccorso -fanno sapere dall’Asp – è stato rivoluzionato con importanti interventi che hanno ottimizzato il percorso Covid con una netta separazione dal percorso non Covid e la creazione di un ambiente per i cosiddetti grigi ospitata nella sala congressi. Unico punto di accesso al Pronto soccorso è la tenda del pre triage dalla quale, con un percorso esterno totalmente distinto da quello per il transito ordinario all’area di emergenza, si raggiunge il locale grigio allestito con quattro posti letto”

Nella ex sala congressi, come fa sapere l’Asp di Siracusa, si è provveduto a realizzare un locale per la vestizione, uno per la svestizione e servizi igienici per i pazienti con accesso diretto alla sala di osservazione.

“E’ stato creato un servizio igienico per il personale, esterno all’area sporca ma accessibile dal percorso pulito dal lato interno dell’ospedale. Nella zona – dicono dalla direzione dell’Asp –  vestizione è stata riaperta l’uscita secondaria di sicurezza. Il locale è dotato di carrello di emergenza con defibrillatore e aspiratore, elettrocardiografo, saturimetri, ventilatore polmonare non invasivo e apparecchiatura di radiologia portatile. Sul percorso di collegamento tra la tenda del Pre-Triage e la sala osservazione pazienti grigi è stata realizzata la segnaletica orizzontale su mezza carreggiata di colore giallo con frecce indicanti il senso di percorrenza dalla tenda verso la sala, sull’altra mezza carreggiata di colore verde per il normale transito degli autoveicoli. E’ stata installata tutta la segnaletica/cartellonistica verticale, interna ed esterna”.

“Con l’approntamento di questi locali – dichiara il direttore sanitario del presidio Rosario Di Lorenzo – abbiamo notevolmente migliorato la sicurezza dei pazienti e degli operatori. I pazienti vengono tutti indirizzati in via preliminare nella tenda del pre triage e, quindi, nettamente separati in percorsi covid e percorsi non covid. La possibilità, poi, di trattare i pazienti in area separata fino all’arrivo del referto del tampone permette di ricoverare nelle più appropriate sedi i pazienti positivi e quelli negativi. Ciò determina la riduzione quasi a zero del rischio di contagio all’interno delle Unità operative di degenza dell’ospedale di Avola ed un trattamento più tempestivo dei casi positivi. Si ringrazia l’Ufficio tecnico per la velocità con cui sono stati realizzati gli interventi e l’ottimo risultato raggiunto”.