“Attendiamo l’arrivo degli altri banchi singoli che ci deve fornire il ministero“. Lo ha detto il dirigente scolastico del liceo classico Tommaso Gargallo, Maria Grazia Ficara, che ha mantenuto la promessa fatta alle famiglie ed agli studenti di voler iniziare le lezioni il 14 settembre. “E’ così è stato – spiega a BlogSicilia la dirigente scolastica del liceo Gargallo – e posso dire che abbiamo lavorato tanto negli ultimi mesi per rendere l’istituto sicuro, predisponendo i banchi singoli, che abbiamo provveduto ad acquistare, e quelli doppi”. Tanti sorrisi in occasione del primo giorno di scuola anche se coperti dalle mascherine nel rispetto delle misure previste per evitare la diffusione del contagio. Oggi c’è stato l’esordio per le prime classi, domani toccherà alla seconde ma il dirigente scolastico solleva una questione non connessa al Covid19. “Manca il 10 per cento del personale docente, soprattutto gli insegnanti di sostegno, per questo abbiamo deciso di ridurre gli orari ma contiamo di poter tornare alla normalità a breve”.
Ma in Sicilia è una ripartenza a metà e soprattutto fra grandi timori dei genitori. Sono tre i contagi nel mondo della scuola nei giorni precedenti alla partenza delle lezioni e c’è un fronte politico che vorrebbe le lezioni non partissero e si riprendesse con la didattica a distanza.Solo il 50% degli istituti scolastici hanno scelto di rispettare il giorno dedicato, ufficialmente, alla ripartenza della scuola secondo il calendario scolastico approvato dalla Regione siciliana. Partirà, invece, il 100% delle scuole private e parificate dove tutto è pronto con norme anti contagio, distanziamento, percorso separati per ingresso e uscita e vigilanza sull uso della mascherina all’ingresso, per la ricreazione e all’uscita.
La scelta di rinviare la partenza riguarda per un 15% circa l’esigenza di predisporre tutto per il referendum, in quelle scuole sede di seggio elettorale. Ma questo aspetto è marginale visto che in Sicilia poi ci sono 61 comuni che vanno al voto il 4 e 5 ottobre
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