“Niente personale o carente, medici e infermieri trasferiti altrove, nessuna graduatoria che scorre e la salute mentale va a farsi benedire”. E’ la denuncia della Uil Fpl Siracusa in merito alla situazione in cui versano i reparti di Psichiatria degli ospedali del Siracusano ma la situazione peggiore si riscontra nell’ospedale unico Avola-Noto. Per questo motivo è stata scritta una lettera al direttore dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, a cui è stato chiesto un incontro per risolvere il problema.

La denuncia della Uil

“Ad oggi risulta sempre più difficile rispondere con immediatezza alla domanda di salute dei pazienti e delle loro famiglie – dicono Eugenio Cosetta e Alda Altamore, rispettivamente segretario provinciale con delega alla Sanità e segretario generale Uil Fpl Siracusa -, e questa insufficiente carenza di personale potrebbe far insorgere situazioni complicate che la Uil Fpl ha da sempre denunciato”.

Pericoli per i pazienti

Il sindacato evidenzia le problematiche legate alla carenza di personale che si ripercuotono, inevitabilmente, sui pazienti, persone molto fragili sotto l’aspetto mentale.

“Parliamo di patologie difficili e delicate – dicono Eugenio Cosetta e Alda Altamore, rispettivamente segretario provinciale con delega alla Sanità e segretario generale Uil Fpl Siracusa  – ove c’è una carenza oggettiva ed inequivocabile in tutte e tre i moduli Dipartimentali e questo comporta difficoltà organizzative e gestionali del personale presente, sempre numericamente deficitario e dunque soggetto a disagi facilmente comprensibili. Ciò ovviamente ha poi ricadute sul benessere psicofisico, sulle soddisfazioni professionali, funzionali e contestuali dei pazienti verso i quali viene seriamente messa a rischio la salute mentale”.

Carenze nella sanità siracusana

Secondo la Uil, il problema  “non riguarda solo il Comune capoluogo ma anche strutture presenti in provincia”. Inoltre, “il personale in quiescenza non è stato sostituito, dunque serve attivare meccanismi diversi per poter far fronte a quella che è diventata una vera e propria emergenza, visto che oggi non c’è più la possibilità di fare formazione e istruzione di personale ad hoc. Sono anni che la Uil rivendica l’abolizione del numero chiuso a Medicina, perché poi i risultati sono quelli a cui assistiamo oggi”.

 

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