E’ una delle ricorrenze religiose più sentite a Siracusa ma il Covid19 ha spazzato via anche questa appuntamento secolare. La festa di Santa Lucia delle Quaglie si celebra, ogni anno a Siracusa, in occasione delle prima domenica di maggio per ricordare i giorni della terribile carestia del 1646 ma come narra la tradizione popolare dopo le preghiere dei fedeli alla propria Patrona al porto arrivarono delle navi cariche di grano.

“Le disposizioni imposte dall’emergenza Covid 19 hanno reso necessario – spiegano dall’Arcidiocesi di Siracusa –  ripensare la festa per permettere a tutti i devoti costretti a casa di poter partecipare ad alcuni momenti di preghiera. Sabato 2 maggio, rosario e messa celebrata da mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, nella cappella di Santa Lucia e domenica 3, Pontificale presieduto dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo. Le due celebrazioni saranno trasmesse in diretta streaming”.

Ma l’Arcidiocesi di Siracusa e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia hanno deciso di creare un nuovo appuntamento per poter consentire ai fedeli di poter ammirare il simulacro di Santa Lucia:  il 13 marzo, indicato come giorno della memorie per ricordare le persone decedute a causa del Covid19.

“Vogliamo lasciare un segno di speranza: quella processione – dice il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione -che oggi non può essere fatta potrà rivivere il 13 settembre, se le condizioni di legge ed il buon senso lo consentiranno, in modo che Santa Lucia possa risplendere nella nostra città e per le vie di Ortigia. Un segno di speranza ma anche di ricordo e di memoria: il 13 marzo di quest’anno, all’inizio del periodo di isolamento, la Città di Siracusa si è consacrata a Santa Lucia con l’atto di affidamento che è stato compiuto nel Sepolcro di Santa Lucia. Abbiamo pensato ogni anno il 13 marzo di aprire il simulacro: una nuova apertura per fare memoria, per ricordare dei tanti dei troppi morti e per ringraziare tutte le persone che in questo periodo hanno dedicato il loro tempo per aiutare gli altri. Quale migliore memoria accanto a chi di questa città ne rappresenta il cuore”.

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