Sicilia in pieno autunno ed in emergenza sanitaria ma, a causa del caldo, c’è chi non rinuncia alla tintarella o al tuffo in mare. E così, a Siracusa, nel tratto di Calarossa, ad Ortigia, alcuni si sono presentati in costume e telo da mare per trascorrere un po’ di tempo come se fosse agosto. L’estate di San Martino è scoppiata nella città aretusea anche se la presenza dei bagnanti ha sorpreso e spaventato qualcuno per via della grave situazione che sta attraversando la Sicilia, dichiarata zona arancione dal Governo nazionale, capace di imporre limiti e chiusure per impedire la diffusione del contagio.

Il Covid19 si sta, comunque, espandendo nel Siracusano: secondo i dati forniti ieri dal sindaco, in città ci sono 317 positivi, e 876 in provincia ma il numero è destinato a crescere. Preoccupante quanto sta avvenendo a Portopalo, a sud del Siracusano, con l’esplosione di un focolaio, che ha costretto il primo cittadino a chiudere di 2 scuole ed un parco giochi. Contestualmente, il capo dell’amministrazione ha disposto l’esecuzione di 150 tamponi attraverso la modalità del drive in.

Partono nel fine settimana i tamponi rapidi nei drive-in allestiti in oltre 30 città siciliane. Dopo l’esperienza negli arcipelaghi minori e della Fiera del Mediterraneo a Palermo, non si ferma la campagna attiva di monitoraggio del Coronavirus sulla popolazione della Sicilia su precisi target, così come programmato dall’assessorato regionale alla Salute su suggerimento del Comitato tecnico scientifico. L’iniziativa, promossa dalla Regione Siciliana con le Asp ed in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali, è ancora rivolta – in questa fase – al mondo della scuola.

Così, domani, sabato 7 novembre, e domenica 8 in oltre 20 centri, con popolazione superiore ai 30mila abitanti, verranno allestiti circa 30 drive-in con percorsi dedicati in cui si procederà al prelievo del campione mediante test rapido che, in caso di positività, verrà immediatamente ripetuto attraverso il tampone molecolare per la necessaria conferma così come previsto dai protocolli sanitari vigenti.