“La scuola non è fra i luoghi di maggiore contagio del Covid-19, lo dicono i numeri”. Lo afferma Confcooperative Siracusa che critica la decisione di quei sindaci che hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, in particolare gli asili nido e le scuole dell’infanzia. E’ accaduto a Carlentini, nel Siracusano, anche se il primo cittadino, Giuseppe Stefio, ha firmato l’ordinanza su “consiglio dell’Asp“.

“Vogliono essere prime donne-sbotta – come se chiudere per primi le scuole o gli asili desse diritto a chissà quale premio. Quello che non si riesce a comprendere- dice il presidente di Confcooperative Siracusa, Enzo Rindinella- è che un allentamento della tensione sociale sarebbe la strada maestra da seguire per stemperare gli animi”.

“Il fatto che i primi cittadini siano responsabili sanitari del proprio territorio- spiega il presidente di Confcooperative Siracusa- non concede loro alcun diritto di decisioni del genere, senza grave motivo sanitario e in assenza di dati scientifici evidenti. Un’ amministrazione coscienziosa, del resto – conclude Rindinella- salvaguarda il suo tessuto socio-economico a 360 gradi”.

Secondo Confcooperative Siracusa, ” le misure di contenimento e distanziamento attuate si sono dimostrate efficaci, aspetto ancor più evidente nell’ambito dei servizi alla prima infanzia, asili nido e scuole dell’infanzia, dove si è documentato scientificamente che le occasioni di contagio sono realmente in percentuale bassissima”.

Situazione in Sicilia

Circa 800 mila ragazzi delle superiori torneranno a scuola con il nuovo Dpcm firmato dal premier Conte, sebbene alternati in percentuali che vanno dal 50 al 75%, mentre altri – solo nelle zone ‘rosse’ – rimarranno a casa: è il caso delle seconde e terze medie che frequentavano in questi giorni i loro istituti in Lombardia e in Alto Adige, mentre in Sicilia, da domenica ‘rossa’ – e dove il governatore Musumeci aveva deciso nei giorni scorsi la sospensione delle attività didattiche in presenza fino a domani per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori – sono state avviate in queste ore le operazioni di screening per alunni e docenti in vista del ritorno a scuola delle elementari e delle prime medie lunedì, 18 gennaio.